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Anticamente la città era circondata da mura e vi si accedeva solo attraverso le porte custodite dalle guardie del Presidio.
Nel volume Storia di Savigliano, Carlo Novellis ne annovera sei: quella a Marene, la Vellicara presso il convento di San Domenico, la Burnia anche detta della Pieve, delle Campane nelle vicinanze di S. Andrea, della Pusterna in prossimità del Ghetto e la porta S. Giovanni.
Il Re Carlo Emanuele III concesse di costruire una casa sopra di essa con la clausola di tenere sul fronte lo stemma di Casa Savoia. Nel 1788, per la visita di Vittorio Amedeo III l’arco fu dipinto nelle figure a chiaro-scuro dal pittore braidese Pier Paolo Operti e per i trofei e gli ornati dai fratelli Levera.
La cartolina del 1931 ritrae l’arco prima del restauro che avverrà nel 2001. Qualche saviglianese ricorderà la fontanella collocata tra l’arco e l’ingresso ai portici rimossa negli anni Sessanta del secolo scorso.


Titolo originale: Porta San Giovanni
Datazione: 1931
Archivio Privato-Mondino; pubblicato da Il Saviglianese in data 19/09/2018
Argomento: Ambiente fisico e infrastrutture