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Nato nel 1913, saviglianese doc, terzo di una generazione di pasticceri e liquoristi, fu avviato in giovane età alla Scuola di Arte Bianca in Torino. Nella Seconda guerra mondiale operò come autista nell’autocentro di Cuneo, addetto al trasporto dei soldati feriti dalle Valli Stura e Maira all’ospedale militare di Savigliano. Alla fine del conflitto riprese l’attività a fianco del padre nel negozio di piazza Santa Rosa, dando lustro alla sua arte pasticcera per oltre mezzo secolo. Tra le loro specialità spiccano gli Arimondini al Rhum e l’aperitivo Paulin, che li fecero conoscere anche al di fuori del territorio. In gioventù fu tra i fondatori della San Vincenzo cittadina. Persona di grande simpatia ed arguzia, era considerato una memoria storica locale. Eccolo in fotografia all’opera nel suo laboratorio.

Fonte: testo dell’articolo pubblicato su Il Saviglianese del 7 ottobre 2020


Titolo originale: “Meo” Scaraffia
Datazione: 1970
Archivio Privato-Mondino ; pubblicato da Il Saviglianese in data 07/10/2020
Argomento: Individuo e società