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Santorre di Santa Rosa e Guglielmo Moffa di Lisio, al comando di un Reggimento di Cavalleggeri proveniente da Pinerolo e diretto ad Alessandria per unirsi ai costituzionalisti, si fermarono a Carmagnola, ove in piena notte costrinsero il tipografo Pietro Barbié ed i suoi operai a stampare la Dichiarazione che caldeggiava una Costituzione liberale ispirata a quella spagnola ed il Canto de’ Piemontesi composto dal Santa Rosa.
A lavoro compiuto, il conte rilasciò al signor Pietro Barbié una dichiarazione liberatoria al fine di evitargli future noie.
Era il 10 marzo 1821.
La cartolina commemorativa riproduce la copia della Dichiarazione e del fac-simile della liberatoria.

Fonte: testo dell’articolo pubblicato su Il Saviglianese del 10 marzo 2021.


Titolo originale: La Costituzione liberale del Santarosa
Datazione: 1921
Archivio privato Mondino, pubblicato da Il Saviglianese in data 10/03/2021
Argomento: Politica