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Ecco un tratto di Borgo Pieve ormai irriconoscibile in una cartolina del 1907.
Nella via operavano diverse attività artigianali: la filanda Schumaker-Fruttero, il mulino Fissore, la conceria Baralis ed il gran de deposito di paglia e fieno per la fornitura ai vari Reggimenti di Cavalleria.
La porta Burnia lo separava dal centro cittadino, ma il borgo era ben servito da diverse attività commerciali:  il noto albergo dei “Due buoi rossi” ed alcune osterie e trattorie, di cui la più frequentata era il “Cit Turin” delle sorelle Fea, punto d’incontro degli studenti del Liceo, tra i quali c’era anche il futuro poeta Guido Gozzano.
Via Cuneo cambiò denominazione nel 1940 a nome di Italo Balbo e nel 1946 venne intitolata a Giuseppe Mazzini. Per i vecchi saviglianesi, però, essa rimarrà sempre via Côni.

Fonte: testo dell’articolo pubblicato su Il Saviglianese del 3 marzo 2021.


Titolo originale: La Savigliano sconosciuta
Datazione: 1907
Archivio privato Mondino, pubblicato da Il Saviglianese in data 03/03/2021
Argomento: Ambiente fisico e infrastrutture