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Nella Storia di Savigliano, lo storiografo Casimiro Turletti, all’interno delle pagine dedicate alle  “donne illustri”, si sofferma sulla figura di Teresa Borda, che si appassionò a medicina e chirurgia, studiate sui libri messi a disposizione da uno zio sacerdote.
Rimasta vedova cominciò a curare slogature e fratture, probabilmente dello stesso Turletti che la descrive dotata “di una forza muscolare sorprendente e di un tratto delicatissimo”.