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Da sempre l’oratorio ha avuto una funzione educativa ed ha rappresentato un punto di aggregazione per la gioventù che assiduamente lo frequentava, alternando momenti di servizio alle funzioni religiose ed allo svago. In città all’oratorio di S. Andrea si entrava da via Trossarelli per raggiungere il campetto da calcio a fianco del teatrino, mentre dal vicoletto di via S. Andrea si accedeva ad alcuni locali della casa parrocchiale adibiti a biblioteca, sala da biliardo e tennis da tavolo. Nella foto dei primi anni Sessanta si possono notare alcuni ragazzi ripresi durante una scampagnata sotto la guida del vice curato don Giuseppe Vietti: il futuro pittore Beppe Oliva, Piero Davico, Peano, Peretti, Sandrone, Piero Calvo, Civalleri, Sergio Chiari, Attilio Lovera, Silvio Ambrogio, Geroldi, Cino Bonetti, Molino, De Lio e….

Fonte: testo dell’articolo pubblicato su Il Saviglianese del 29 gennaio 2020


Titolo originale: L'oratorio di Sant'Andrea
Datazione: 1960
Archivio Privato-Mondino; pubblicato da Il Saviglianese in data 29/01/2020
Argomento: Individuo e società