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Nella storia di Savigliano e dell’Abbazia di San Pietro del 1844, ad opera dello storiografo Carlo Novelli, a pag. 277 viene descritto l’Arco trionfale dalle sue origini: “Mutò poi diverse volte quest’arco gli emblemi, come nel 1620 al passaggio per questa città di Vittorio Amedeo con Cristina di Francia, e nel 1688 allorché Carlo Emanuele II colla moglie Maria Giovanna Battista si recò ai bagni di Valdieri, quindi nel 1788 quando addì 9 settembre pernottò in Savigliano il Re Vittorio Amedeo III colla sua real famiglia, nella quale occasione furono innalzate nell’intercolunnio due vaghe statue scolpite da Giovanbattista Bernero, e fu mutato alquanto il disegno dell’arco da Giuseppe Rossi-Amatis, e colorito da Giuseppe Chiantore; ma queste opere furono distrutte nell’anno VII. A’ nostri giorni vi sta dipinto lo stemma della real casa di Savoia, ed una breve iscrizione indica il giubilo dei saviglianesi pel felice ritorno di Vittorio Emanuele I nè suoi aviti stati”.
Nel 1997 l’Arco venne sottoposto ad interventi di risanamento e restauro sotto la direzione degli architetti Paolo Fissore ed Osvaldo Tortone, riportandolo in parte all’antico splendore.
Ecco come si presentava nel lontano 1915.


Titolo originale: L'Arco trionfale
Datazione: 1915
Archivio Privato-Mondino; pubblicato da Il Saviglianese in data 28/11/2018
Argomento: Ambiente fisico e infrastrutture