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Nel lontano giugno del 1973 veniva inaugurata la Gipsoteca Davide Calandra su prezioso lascito della signora Elena Cravero, figlia del celebre scultore. Collocata nell’ex chiesa di San Francesco accanto al Museo, risalente al 1670, e già destinata a magazzino di foraggi militari dalle truppe napoleoniche, fu restituita al culto dal 1816 al 1867. Ritrasformata in magazzino demaniale rimane tale fino al 1969, anno in cui l’amministrazione comunale ne assume la proprietà per trasformarla in sede della Gipsoteca.
La fotografia degli anni Trenta del Novecento presenta alcuni calchi esposti nell’allora Museo civico in Municipio, dove spiccano le effigi del Generale Arimondi e di Davide Calandra.


Titolo originale: La Gipsoteca Davide Calandra
Datazione: 1930
Archivio Privato-Mondino; pubblicato da Il Saviglianese in data 14/11/2018
Argomento: Ambiente fisico e infrastrutture; Cultura e arte