La storia di Giuseppe Trucco inizia e si svolge tutta in piazza Santarosa: qui è nato, qui ha abitato fin da piccolo, qui la sua famiglia aveva uno storico negozio d’abbigliamento, dove ha potuto apprendere i più reconditi segreti dell’arte del commercio, che un tempo seguiva lo scrupoloso rituale del “mercandè”, fatto di “tira e molla” sul prezzo e strette di mano. Da qui lo sguardo di Trucco spazia su tutto il territorio cittadino, sulla campagna saviglianese, raccontandoci di come si svolgeva la vita, tra contratti di lavoro iniqui, fatica e tanta “parsimoniosità”. Nella sua memoria si conservano preziose immagini di Savigliano, dei suoi personaggi più famosi (come Mario Re Cit) e dei luoghi più celebri, come le tante osterie sparse per la città. Si tratta di luoghi dove molto spesso i saviglianesi si ritrovavano a far festa con uno spirito unico che li univa e li contraddistingueva. La manifestazione più importante era la Sagra del Grano, in occasione della quale giungevano in città molti cantanti famosi. Trucco ricorda i tempi della scuola, dei maestri severi che però insegnavano la disciplina; del consenso al fascismo specie nella sua fase iniziale, anche se qualcuno, che Trucco definisce “marziano” aveva compreso fin da subito il vero volto del regime.
(Dalla raccolta “La Città ritrovata” – Il video integrale – durata 1:00:01 – è conservato presso l’Archivio Storico Città di Savigliano)
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Titolo originale: La Città Ritrovata – Giuseppe Trucco
Datazione: 1900- 2009
Argomento: Individuo e società; Lavoro e occupazione; Religione e Chiese; Educazione