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Giovenale Tallone è cresciuto a Levaldigi in una famiglia numerosa, in cui il padre faceva il sarto. Coltivando contemporaneamente la passione per la musica, Tallone imparò il mestiere paterno: un insegnamento che si rivelò prezioso perché gli salvò la vita durante la seconda guerra mondiale, con l’internamento in un campo di prigionia austriaco. Il testimone ci svela i segreti del mestiere custoditi nel laboratorio di famiglia, che fu costretto, a malincuore, ad abbandonare a causa di un distacco di retina: iniziò così a lavorare come segretario per la Snos. Il suo punto di vista è quello di un abitante della frazione più importante di Savigliano (Levaldigi): il suo racconto ci aiuta dunque a comprendere meglio com’era la vita in campagna, come si svolgevano le feste patronali, e com’erano i rapporti con la città (Savigliano). Il testimone racconta poi degli anni della sua infanzia e della scuola, e quelli della guerra, e ricorda quando durante la visita del Duce, i frazionisti non lo applaudirono.

(Dalla raccolta “La Città ritrovata” Il video integrale – durata 00:30:21- è conservato presso l’Archivio Storico Città di Savigliano)

 

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Titolo originale: La Città Ritrovata – Giovenale Tallone
Datazione: Anni '30 - 2009
Argomento: Individuo e società; Politica; Cultura e arte; Lavoro e occupazione; Industria; Commercio; Educazione, informazione e comunicazione; Religione e chiese.