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Nel 1910, durante i concerti che si tenevano al “Caffè Santarosa”, esordì un quattordicenne piacentino, figlio del capoarmaiolo del Reggimento “Savoia Cavalleria” di stanza a Savigliano. che fece parte dell’orchestrina sino al trasferimento del padre. Con lui, al pianoforte, suonavano i saviglianesi N. Dogliani, G. Allegretti, F. Dogliani, M. De Marchi, C. Bugaudo, G. Tomatis, M. Dogliani e C. Allegretti.
Nel 1919 si diplomò in pianoforte e concertazione a Napoli. Nel 1928 svolse la sua opera principalmente a Trieste, alternandola a concerti nei maggiori teatri del mondo. Nel 1941 ottenne la cattedra al conservatorio di Milano, dove tra gli altri ebbe come allievi Claudio Abbado e Riccardo Muti, ma la gran parte della sua carriera si svolse al teatro “La Scala”, dove con Arturo Toscanini e Victor De Sabata contribuì alla sua rinascita rendendola famosa nel mondo.


Datazione: 1900 (?)
Archivio Privato-Mondino; pubblicato da Il Saviglianese in data 14/02/2018
Argomento: Individuo e società