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Di seguito, il testo dell’articolo pubblicato su Il Saviglianese del 10 luglio 2019.

Giovanni Armandi nacque a Savigliano il 6 marzo 1902 da una famiglia numerosa, imparentata con le sorelle Milanollo. Dopo aver frequentato il liceo classico entrò nel seminario di Chieri e il 28 giugno 1925 fu consacrato sacerdote. Fu a Savigliano come coadiutore del canonico Balladore, rettore della chiesa di San Filippo. Fu nominato vice curato a Scalenghe e per altri sette anni parroco a Vallongo di Carmagnola. Nel 1946 ritornò a Savigliano come vice parroco a Santa Maria della Pieve e nominato canonico della collegiata di Sant’Andrea. Cappellano e amministratore di vari enti e opere pie, nonché professore di religione all’istituto Marconi, fondò e diresse L’araldo del Sacro Cuore, periodico della Pro Pueritia. Fu segretario del Mutuo Soccorso, della congregazione dei Cento Fratelli in San Filippo e presidente dell’Ospedale dei Cronici. Per molti anni curò l’articolo di fondo de Il Saviglianese, suscitando talvolta aspre polemiche per le sue convinzioni progressiste a difesa delle classi più deboli. Fu poeta dialettale: la sua produzione lirica a firma con gli pseudonimi “’n saraset “o “Agar” fu raccolta e data alle stampe a cura della Società del Mutuo Soccorso ad un anno dalla sua scomparsa avvenuta il 3 giugno 1975. È tumulato nella tomba del santuario della Sanità.


Titolo originale: Il canonico Giovanni Armandi
Datazione: 1970(?)
Archivio Privato-Mondino; pubblicato da Il Saviglianese in data 10/07/2019
Argomento: Individuo e società; Religione e chiese