
VENERDÌ 27 GENNAIO alle ore ORE 17, si terrà il “CAMMINO DELLA MEMORIA. Itinerario ebraico aperto a tutti per le vie cittadine a cura dell’I.I.S. Cravetta – Marconi e della Scuola Secondaria di I grado Marconi, in collaborazione con l’Archivio Storico Comunale.
Con l’ausilio di un pieghevole realizzato dai grafici in erba dell’Istituto Cravetta-Marconi, si andrà alla scoperta degli spazi cittadini che nel corso dei secoli ospitarono l’antica comunità ebraica saviglianese. In particolare, saranno realizzate a cura degli studenti alcune letture in prossimità delle abitazioni in cui vissero gli ebrei saviglianesi morti nei campi di sterminio nazisti o che riuscirono fortunatamente a salvarsi. Il cammino prenderà il via da Piazza Santa Rosa, con ritrovo davanti all’Ufficio turistico e seguirà il seguente percorso: Piazza Santa Rosa – Piazza Cesare Battisti – Via Grassi (antico ghetto ebraico) – via Cambiani (ex Vietta degli Israeliti) – Via Palestro (ultimo ghetto ebraico) – Piazza Santa Rosa (case famiglie Ottolenghi e Colombo) – Via Tapparelli (case famiglie Jaffe e Foa).
Si allega l’itinerario del percorso, realizzato dalla 5° A – Tecnico Grafico, Comunicazione dell’ I.I.S. Cravetta-Marconi e la locandina dell’evento.
La prima Sagra del Grano si tenne dal 14 al 22 agosto 1938 ed ebbe la visita inattesa del Re Vittorio Emanuele III e quella programmata di S.E. il Maresciallo d’Italia Pietro Badoglio. Nella foto si può vedere il passaggio dei trattori e dei carri allegorici in piazza Santa Rosa a chiusura della manifestazione.
Il testo è stato rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 23/06/2021.
VENERDÌ 27 GENNAIO alle ore ORE 17, si terrà il “CAMMINO DELLA MEMORIA. Itinerario ebraico aperto a tutti per le vie cittadine a cura dell’I.I.S. Cravetta – Marconi e della Scuola Secondaria di I grado Marconi, in collaborazione con l’Archivio Storico Comunale.
Con l’ausilio di un pieghevole realizzato dai grafici in erba dell’Istituto Cravetta-Marconi, si andrà alla scoperta degli spazi cittadini che nel corso dei secoli ospitarono l’antica comunità ebraica saviglianese. In particolare, saranno realizzate a cura degli studenti alcune letture in prossimità delle abitazioni in cui vissero gli ebrei saviglianesi morti nei campi di sterminio nazisti o che riuscirono fortunatamente a salvarsi. Il cammino prenderà il via da Piazza Santa Rosa, con ritrovo davanti all’Ufficio turistico e seguirà il seguente percorso: Piazza Santa Rosa – Piazza Cesare Battisti – Via Grassi (antico ghetto ebraico) – via Cambiani (ex Vietta degli Israeliti) – Via Palestro (ultimo ghetto ebraico) – Piazza Santa Rosa (case famiglie Ottolenghi e Colombo) – Via Tapparelli (case famiglie Jaffe e Foa).
Si allega l’itinerario del percorso, realizzato dalla 5° A – Tecnico Grafico, Comunicazione dell’ I.I.S. Cravetta-Marconi e la locandina dell’evento.
La prima Sagra del Grano si tenne dal 14 al 22 agosto 1938 ed ebbe la visita inattesa del Re Vittorio Emanuele III e quella programmata di S.E. il Maresciallo d’Italia Pietro Badoglio. Nella foto si può vedere il passaggio dei trattori e dei carri allegorici in piazza Santa Rosa a chiusura della manifestazione.
Il testo è stato rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 23/06/2021.
Sabato 22 Gennaio 2022, nell’ambito della Festa di San Sebastiano, si terrà presso il teatro Milanollo la conferenza “Una città e un’emergenza sanitaria: Savigliano e la peste del 1630”.
La conferenza, curata dalla direttrice dell’Archivio Storico Comunale Silvia Olivero, sarà dedicata alla ricostruzione di una pagina di storia oggi, purtroppo, ancora attuale: l’epidemia di peste che nel 1630 sconvolse Savigliano e gran parte del nord Italia.
Tramite la documentazione conservata nell’archivio storico comunale, si racconterà di come la comunità saviglianese di allora cercò di fare fronte al morbo contagioso e con quali rimedi si tentò di uscirne, tra lazzaretti, distanziamento sociale, un misterioso olio miracoloso fatto arrivare appositamente da Milano e vari intrugli disinfettanti, di cui, nel corso della serata, saranno forniti gli ingredienti!
La sezione musicale verrà curata dai Treperte Ensemble con il concerto “RetròScena – dietro le quinte della musica!”. A seguire l’Associazione Turistica Pro Loco Savigliano offrirà un rinfresco.
L’appuntamento è alle ore 20.45 presso il Teatro Milanollo di Savigliano.
L’ingresso è libero, concesso ai soli possessori di Green Pass rafforzato, con obbligo di indossare la mascherina FFP2.
Sabato 22 Gennaio 2022, nell’ambito della Festa di San Sebastiano, si terrà presso il teatro Milanollo la conferenza “Una città e un’emergenza sanitaria: Savigliano e la peste del 1630”.
La conferenza, curata dalla direttrice dell’Archivio Storico Comunale Silvia Olivero, sarà dedicata alla ricostruzione di una pagina di storia oggi, purtroppo, ancora attuale: l’epidemia di peste che nel 1630 sconvolse Savigliano e gran parte del nord Italia.
Tramite la documentazione conservata nell’archivio storico comunale, si racconterà di come la comunità saviglianese di allora cercò di fare fronte al morbo contagioso e con quali rimedi si tentò di uscirne, tra lazzaretti, distanziamento sociale, un misterioso olio miracoloso fatto arrivare appositamente da Milano e vari intrugli disinfettanti, di cui, nel corso della serata, saranno forniti gli ingredienti!
La sezione musicale verrà curata dai Treperte Ensemble con il concerto “RetròScena – dietro le quinte della musica!”. A seguire l’Associazione Turistica Pro Loco Savigliano offrirà un rinfresco.
L’appuntamento è alle ore 20.45 presso il Teatro Milanollo di Savigliano.
L’ingresso è libero, concesso ai soli possessori di Green Pass rafforzato, con obbligo di indossare la mascherina FFP2.
I Ragazzi In Gamba di nuovo insieme davanti alla Chiesa della Pieve di Savigliano. In primo piano Antonio (Tonio) Leone, da sinistra a destra in prima fila: Domenico (Dodo) Ambrassa, Andreino (Dreino) Bonelli, Eraldo Tesio, Don Beppe Bonetto, Giorgio Gandino, Eligio (Ligio) Villois, seconda fila: Piero Biava, Alberto (Berto) Quaglia, Vittorino (Rino) Villois, Francesco (Cechi) Enria, Francesco (Cesco) Canale.
I Ragazzi In Gamba di Borgo Pieve di Savigliano in cammino verso Superga. Da sinistra: Giorgio Gandino, Vittorio Audisio, con la bandiera Pino Ambrassa, Piero Biava, semi nascosto Antonio Leone, Berto Quaglia, ….. Dedominici, Bebè Chiappello, Mauro Mensa, Cechi Enria, in primo piano Sandro Allemandi.
I Ragazzi In Gamba di Borgo Pieve di Savigliano a Superga. Da sinistra prima fila: Berto Quaglia, Mauro Mensa, Gugù Chiappello, Antonio Leone, seconda fila: Domenico Ambrassa, Vittorio Audisio, Pino Ambrassa con la bandiera,Tonino Olino, Sandro Falchetto, ….. Domenico Ambrassa, Cechi Enria, ultime file: Bebè Chiappello, Piero Biava, Beppe Origlia,…. Dedominici, Giorgio Gandino, Dino Toselli, Sandro Allemandi, Luigi Origlia.
I Ragazzi In Gamba di nuovo insieme davanti alla Chiesa della Pieve di Savigliano. In primo piano Antonio (Tonio) Leone, da sinistra a destra in prima fila: Domenico (Dodo) Ambrassa, Andreino (Dreino) Bonelli, Eraldo Tesio, Don Beppe Bonetto, Giorgio Gandino, Eligio (Ligio) Villois, seconda fila: Piero Biava, Alberto (Berto) Quaglia, Vittorino (Rino) Villois, Francesco (Cechi) Enria, Francesco (Cesco) Canale.
I Ragazzi In Gamba di Borgo Pieve di Savigliano in cammino verso Superga. Da sinistra: Giorgio Gandino, Vittorio Audisio, con la bandiera Pino Ambrassa, Piero Biava, semi nascosto Antonio Leone, Berto Quaglia, ….. Dedominici, Bebè Chiappello, Mauro Mensa, Cechi Enria, in primo piano Sandro Allemandi.
I Ragazzi In Gamba di Borgo Pieve di Savigliano a Superga. Da sinistra prima fila: Berto Quaglia, Mauro Mensa, Gugù Chiappello, Antonio Leone, seconda fila: Domenico Ambrassa, Vittorio Audisio, Pino Ambrassa con la bandiera,Tonino Olino, Sandro Falchetto, ….. Domenico Ambrassa, Cechi Enria, ultime file: Bebè Chiappello, Piero Biava, Beppe Origlia,…. Dedominici, Giorgio Gandino, Dino Toselli, Sandro Allemandi, Luigi Origlia.
Foto dei R.I.G. (Ragazzi In Gamba) dell’oratorio di Borgo Pieve. Da sinistra seduti: uno dei fratelli Vigliani, Vittorio Audisio, Sandro Falchetto, …..Ambrassa, Antonio Leone, Pino Ambrassa, Franco Sandrone, Tonino Olino e l’altro fratello Vigliani. In piedi da sinistra: Mauro Mensa, Bebe’ Chiappello, Cechi Enria, Dino Toselli, Sandro Allemandi, Gugù Chiappello e Berto Quaglia.
Giornata della memoria 2022: in questo video sul nostro canale YouTube una passeggiata per Savigliano alla scoperta della storia della presenza ebraica a Savigliano, dal tardo medioevo alle persecuzioni della Seconda Guerra Mondiale, realizzata l’anno scorso, in pieno lockdown, dalla direttrice dell’Archivio Storico Comunale. In collegamento gli studenti del Cravetta-Marconi e le prof.sse Cosentino, Catalano, Pistono e Lerda. Per eventuali approfondimenti si consiglia la lettura del saggio “Ebrei a Savigliano. Storia di un’antica presenza”, a cura di Silvia Olivero, pubblicato sul n.97 della rivista “Il presente e la storia” dell’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo.https://www.youtube.com/watch?v=ZuAH0Fv_P88
Mario Torre è stato un noto personaggio saviglianese. Nacque a Savigliano nell’aprile del 1899. Come “ragazzo del 99” partecipò alla Prima guerra mondiale nel VI Battaglione Alpini “Bassano del Grappa”. Si costruì una casetta sulle rive del Maira ed un’altra sul Mellea, che battezzò “Tenuta San Remo”, luogo di aggregazione per numerosi saviglianesi che volevano gustare le fritture di pesce da lui pescato e cucinato.
Mario Torre morì nel 1984.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 17/11/2021.
La foto ritrae un gruppo di saviglianesi durante la celebrazione del IV Novembre, fu scattata nel 1925 nella Caserma C.C. in via Nicolosino (casa Caspon). Si riconoscono: il commissario prefettizio avv. Costanzo Gazzera, l’assessore anziano Pio, il cav. Vineis, l’avv. Balbiano segretario comunale, il direttore del dazio cav. Delluomodarme, i professori Bàccolo e Lora ed il comandante delle guardie Zanelli.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 3/11/2021.
I saviglianesi nati nel 1874 posano per la foto ricordo nel cortile delle scuole elementari. Si riconosce in seconda fila il futuro cavaliere Giuseppe Capra, amministratore comunale e di Opere Pie, per lungo tempo presidente dell’Istituto “Pro Pueritia”.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 20/10/2021.
“La peste a Savigliano nel 1630. Storia di un morbo contagioso” è l’episodio che apre la docuserie “Storie nella storia”, creata dalla fondazione Artea.
Attraverso immagini e documenti, Silvia Olivero, direttrice dell’Archivio Storico Città di Savigliano racconta di come la Città cercò di far fronte all’emergenza epidemica e quali furono le misure poste in atto. Ci fu anche allora un lockdown? Esistevano gel disinfettanti o vaccini? Quale era la distanza interpersonale da mantenere? E i lazzaretti, di manzoniana memoria, li allestirono anche a Savigliano?
Queste e tante altre curiosità nel video disponibile sul portale della Fondazione Artea al link https://bit.ly/LapesteaSaviglianonel1630 .
Edoardo Bàccolo, ritratto in questa foto, nacque a Voghera nel 1870. Nominato direttore didattico delle Scuole Elementari si trasferì a Savigliano, dove conobbe e sposò la maestra Maria Biga e dalla loro unione venne al mondo Luigi, futuro scrittore, a cui è intitolata la Biblioteca comunale. Morì in Savigliano alla veneranda età di 92 anni.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 22/09/2021.
Luigi Bàccolo nacque a Savigliano il 10 novembre 1913, fu un grande intellettuale anche fuori dai confini saviglianesi. Alla sua morte, avvenuta nel 1992, la moglie Elsa Giordano donò i suoi libri al Comune di Savigliano, che gli intitolò la Biblioteca civica. È tumulato nella tomba di famiglia in Savigliano.
Fonte: rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 31/06/2021.
In questa cartolina del 1905 è raffigurata la Fanfara dei “Lancieri di Milano”. Il Reggimento “Lancieri di Milano” venne istituito con Regio Decreto il 29 agosto 1859 con la denominazione “Cavalleggeri di Milano”. Nei primi anni del Novecento i “Lancieri di Milano” vennero di stanza a Savigliano nella Caserma di Cavalleria (già convento di San Domenico), in alternanza con altri Reggimenti.
Il testo è stato rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 2/06/2021.
In questa foto è ritratto Carlo Levi, famoso autore di “Cristo si è fermato a Eboli”, a Savigliano. Nel 1965 ritornò nella nostra città, dove aveva prestato servizio di Leva presso l’Ospedale militare, per rivedere alcuni luoghi dove aveva vissuto. Ritrovò la casa dove era stato a pensione presso due sorelle che gli avevano messo a disposizione una camera per dipingere. Alcuni suoi quadri riprendono scorci della piana saviglianese.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 24/05/2021.
Giornata della memoria 2022: in questo video sul nostro canale YouTube una passeggiata per Savigliano alla scoperta della storia della presenza ebraica a Savigliano, dal tardo medioevo alle persecuzioni della Seconda Guerra Mondiale, realizzata l’anno scorso, in pieno lockdown, dalla direttrice dell’Archivio Storico Comunale. In collegamento gli studenti del Cravetta-Marconi e le prof.sse Cosentino, Catalano, Pistono e Lerda. Per eventuali approfondimenti si consiglia la lettura del saggio “Ebrei a Savigliano. Storia di un’antica presenza”, a cura di Silvia Olivero, pubblicato sul n.97 della rivista “Il presente e la storia” dell’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo.https://www.youtube.com/watch?v=ZuAH0Fv_P88
Mario Torre è stato un noto personaggio saviglianese. Nacque a Savigliano nell’aprile del 1899. Come “ragazzo del 99” partecipò alla Prima guerra mondiale nel VI Battaglione Alpini “Bassano del Grappa”. Si costruì una casetta sulle rive del Maira ed un’altra sul Mellea, che battezzò “Tenuta San Remo”, luogo di aggregazione per numerosi saviglianesi che volevano gustare le fritture di pesce da lui pescato e cucinato.
Mario Torre morì nel 1984.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 17/11/2021.
La foto ritrae un gruppo di saviglianesi durante la celebrazione del IV Novembre, fu scattata nel 1925 nella Caserma C.C. in via Nicolosino (casa Caspon). Si riconoscono: il commissario prefettizio avv. Costanzo Gazzera, l’assessore anziano Pio, il cav. Vineis, l’avv. Balbiano segretario comunale, il direttore del dazio cav. Delluomodarme, i professori Bàccolo e Lora ed il comandante delle guardie Zanelli.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 3/11/2021.
I saviglianesi nati nel 1874 posano per la foto ricordo nel cortile delle scuole elementari. Si riconosce in seconda fila il futuro cavaliere Giuseppe Capra, amministratore comunale e di Opere Pie, per lungo tempo presidente dell’Istituto “Pro Pueritia”.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 20/10/2021.
“La peste a Savigliano nel 1630. Storia di un morbo contagioso” è l’episodio che apre la docuserie “Storie nella storia”, creata dalla fondazione Artea.
Attraverso immagini e documenti, Silvia Olivero, direttrice dell’Archivio Storico Città di Savigliano racconta di come la Città cercò di far fronte all’emergenza epidemica e quali furono le misure poste in atto. Ci fu anche allora un lockdown? Esistevano gel disinfettanti o vaccini? Quale era la distanza interpersonale da mantenere? E i lazzaretti, di manzoniana memoria, li allestirono anche a Savigliano?
Queste e tante altre curiosità nel video disponibile sul portale della Fondazione Artea al link https://bit.ly/LapesteaSaviglianonel1630 .
Edoardo Bàccolo, ritratto in questa foto, nacque a Voghera nel 1870. Nominato direttore didattico delle Scuole Elementari si trasferì a Savigliano, dove conobbe e sposò la maestra Maria Biga e dalla loro unione venne al mondo Luigi, futuro scrittore, a cui è intitolata la Biblioteca comunale. Morì in Savigliano alla veneranda età di 92 anni.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 22/09/2021.
Luigi Bàccolo nacque a Savigliano il 10 novembre 1913, fu un grande intellettuale anche fuori dai confini saviglianesi. Alla sua morte, avvenuta nel 1992, la moglie Elsa Giordano donò i suoi libri al Comune di Savigliano, che gli intitolò la Biblioteca civica. È tumulato nella tomba di famiglia in Savigliano.
Fonte: rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 31/06/2021.
In questa cartolina del 1905 è raffigurata la Fanfara dei “Lancieri di Milano”. Il Reggimento “Lancieri di Milano” venne istituito con Regio Decreto il 29 agosto 1859 con la denominazione “Cavalleggeri di Milano”. Nei primi anni del Novecento i “Lancieri di Milano” vennero di stanza a Savigliano nella Caserma di Cavalleria (già convento di San Domenico), in alternanza con altri Reggimenti.
Il testo è stato rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 2/06/2021.
In questa foto è ritratto Carlo Levi, famoso autore di “Cristo si è fermato a Eboli”, a Savigliano. Nel 1965 ritornò nella nostra città, dove aveva prestato servizio di Leva presso l’Ospedale militare, per rivedere alcuni luoghi dove aveva vissuto. Ritrovò la casa dove era stato a pensione presso due sorelle che gli avevano messo a disposizione una camera per dipingere. Alcuni suoi quadri riprendono scorci della piana saviglianese.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 24/05/2021.
Il palazzo sorge di fronte al Municipio nell’omonima via che traeva il suo nome dall’antica famiglia dei De Sole, attuale via Roma. Si scorgono la sede della Banca Popolare di Novara, la cartolibreria delle sorelle Besana, la panetteria di Giovanni Colombano e la calzoleria di Carlo Bugando. Le sorelle Besana ospitarono, secondo una memoria orale, il segretario del P.N.R. Alessandro Pavolini, a Savigliano per ispezionare i reparti delle Brigate Nere acquartierati nella caserma Bresciano.
Le sorelle Milanollo ritratte nel quadro conservato presso la sala del Museo Civico a loro dedicata. Teresa Milanollo donò alla Città di Savigliano i suoi ricordi tra cui anche alcuni gioielli ricevuti in dono. Dopo la sua morte nel 1904 la donazione fu allestita al secondo piano dell’attuale palazzo comunale. Nel 1922 i gioielli furono rubati da ignoti.
Convegno di Studi organizzato dall’Università di Torino – Dipartimento Studi Umanistici e Storici.
Tra gli interventi si segnalano:
Luigi Provero, Una comunità e la sua élite: Savigliano nel Quattrocento;
Paolo Cozzo, Fra impegno pastorale e governo della Chiesa: Michele Beggiamo vescovo di Mondovì e arcivescovo di Torino;
Stefano Baldi, Presenze musicali a Savigliano nel Quattrocento;
Simone Bonicatto, Pittura a Savigliano e dintorni tra prima e seconda metà del Quattrocento.
Ci sarà anche un po’ di Savigliano al Seminario di studi dedicato alla cartografia storica piemontese. Un interessante appuntamento alla scoperta di cabrei, vedute, catasti, un patrimonio “tecnico” di grande importanza per la ricerca storica e che conquista, per la cura nei dettagli e la bellezza del disegno.
Appuntamento per MARTEDI’ 14 GIUGNO 2022 a Torino, Archivio di Stato – sala conferenze, Piazzetta Mollino.
Ingresso libero fino a esaurimento posti nel rispetto delle norme antipandemiche in vigore.
Convegno di Studi organizzato dall’Università di Torino – Dipartimento Studi Umanistici e Storici.
Tra gli interventi si segnalano:
Luigi Provero, Una comunità e la sua élite: Savigliano nel Quattrocento;
Paolo Cozzo, Fra impegno pastorale e governo della Chiesa: Michele Beggiamo vescovo di Mondovì e arcivescovo di Torino;
Stefano Baldi, Presenze musicali a Savigliano nel Quattrocento;
Simone Bonicatto, Pittura a Savigliano e dintorni tra prima e seconda metà del Quattrocento.
Ci sarà anche un po’ di Savigliano al Seminario di studi dedicato alla cartografia storica piemontese. Un interessante appuntamento alla scoperta di cabrei, vedute, catasti, un patrimonio “tecnico” di grande importanza per la ricerca storica e che conquista, per la cura nei dettagli e la bellezza del disegno.
Appuntamento per MARTEDI’ 14 GIUGNO 2022 a Torino, Archivio di Stato – sala conferenze, Piazzetta Mollino.
Ingresso libero fino a esaurimento posti nel rispetto delle norme antipandemiche in vigore.
In data 15 gennaio sarà bandito dall’Associazione CIVITAS, Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Savigliano, in collaborazione con il Comune di Savigliano, il concorso di idee “Piazza del popolo. Immagina Savigliano”. L’ Archivio Storico Città di Savigliano/Centro della Memoria ha realizzato tre video per raccontare la storia della piazza tramite filmati, fotografie d’epoca e documenti d’archivio. Li trovate su www.piazzadelpopolo.net o direttamente sul nostro canale youtube Centro della Memoria/Archivio Storico Savigliano.
In data 15 gennaio sarà bandito dall’Associazione CIVITAS, Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Savigliano, in collaborazione con il Comune di Savigliano, il concorso di idee “Piazza del popolo. Immagina Savigliano”. L’ Archivio Storico Città di Savigliano/Centro della Memoria ha realizzato tre video per raccontare la storia della piazza tramite filmati, fotografie d’epoca e documenti d’archivio. Li trovate su www.piazzadelpopolo.net o direttamente sul nostro canale youtube Centro della Memoria/Archivio Storico Savigliano.
Lunedì 25 luglio 2022 la sezione cittadina dell’ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, in collaborazione con l’Associazione Voci Erranti Onlus e l’Archivio Storico/Centro della Memoria di Savigliano, organizza una “Pastasciutta antifascista”, al fine di ricordare, analogamente ad altre organizzate in tutta Italia, quel semplice piatto di pasta che la famiglia Cervi offrì per festeggiare la destituzione di Benito Mussolini.
Tutelare la memoria della Resistenza e creare occasioni di aggregazione sociale attorno ai principi cardine della nostra democrazia, questo è l’obiettivo che l’iniziativa intende perseguire, ricordando e rivivendo insieme un importante episodio di partecipazione popolare e spontanea.
L’evento, patrocinato dal Comune di Savigliano e sostenuto dalla Fondazione CRS, si terrà all’aperto, in piazza Turletti, dove, a partire dalle ore 20, avrà inizio la distribuzione GRATUITA di un piatto di pasta, come da tradizione, accompagnata da un bicchiere di vino e una fetta di anguria, a cura del Caffè Intervallo.
Sono previsti momenti di riflessione storica e di convivialità, con animazioni, letture e canti realizzati dall’Associazione Voci Erranti. Si precisa che, trattandosi di un evento spontaneo, chiunque abbia voglia di portare la chitarra e di “cantarne due” sarà il benvenuto. Idem per letture, narrazioni ecc.
SU PRENOTAZIONE (WHATSAPP O SMS) AI NUMERI 366.6815133 – 349.8321917 FINO AD ESAURIMENTO POSTI
Il comune, vista l’esigenza di una piazza per il commercio del bestiame e di un nuovo mattatoio conforme a legge, ne stabilì l’edificazione in zona Gabusera. I lavori furono diretti dall’Ing. Saverio Cucinello.
In questa cartolina del 1936, l’anno dell’inaugurazione, si può vedere la piazza con lo spaccio della bassa macelleria con alle spalle il Consorzio Agrario, l’ingresso del mattatoio, la casa del guardiano e l’imponente silos.
Il comune, vista l’esigenza di una piazza per il commercio del bestiame e di un nuovo mattatoio conforme a legge, ne stabilì l’edificazione in zona Gabusera. I lavori furono diretti dall’Ing. Saverio Cucinello.
In questa cartolina del 1936, l’anno dell’inaugurazione, si può vedere la piazza con lo spaccio della bassa macelleria con alle spalle il Consorzio Agrario, l’ingresso del mattatoio, la casa del guardiano e l’imponente silos.
Il monumento alla Resistenza di Piazza Nizza, la lapide a ricordo degli scioperi alla Snos del marzo del ’43 e i luoghi in cui trovarono la morte due partigiani: saranno 4 le tappe percorse sabato 23 aprile nel corso di un itinerario didattico cittadino, curato dall’I.I.S. Arimondi-Eula e dall’Archivio Storico. La Resistenza a Savigliano sarà raccontata attraverso narrazioni storiche e letture.
La partenza è prevista per le ore 8.00 presso il Monumento alla Resistenza di Piazza Nizza. A finire, presso il giardino dell’acquedotto, ci sarà un canto collettivo in collaborazione con il coro ANA “R. Celoria”.
L’itinerario partigiano cittadino è aperto a tutti e ci si potrà unire alla passeggiata in qualunque tappa del percorso.
Giovedì 9 dicembre 2021 alle ore 21.00 presso il Centro Culturale Saviglianese in Piazza Nizza, Savigliano, si terrà l’evento organizzato dall’Archivio Storico Città di Savigliano in collaborazione con il Civico Istituto Musicale “G.B. Fergusio” Cartoline, montagne, musica e confini. Le passioni di un collezionista, in cui verrà presentata la donazione Giuseppe Allocco, voluta da Marisa Chiavazza e dai famigliari di Giuseppe Allocco.
Interverranno Silvia Olivero, direttrice dell’Archivio Storico, Michelangelo Allocco, direttore del C. I. Musicale Fergusio, Andrea Pittavino “Aladar”, gestore del rifugio Pagarì e Paolo Trucco, presidente della Commissione paesaggio del comune di Savigliano.
L’ingresso è libero.
Super green pass obbligatorio.
Per informazioni rivolgersi all’Archivio Storico Città di Savigliano 0172 711240
Il monumento alla Resistenza di Piazza Nizza, la lapide a ricordo degli scioperi alla Snos del marzo del ’43 e i luoghi in cui trovarono la morte due partigiani: saranno 4 le tappe percorse sabato 23 aprile nel corso di un itinerario didattico cittadino, curato dall’I.I.S. Arimondi-Eula e dall’Archivio Storico. La Resistenza a Savigliano sarà raccontata attraverso narrazioni storiche e letture.
La partenza è prevista per le ore 8.00 presso il Monumento alla Resistenza di Piazza Nizza. A finire, presso il giardino dell’acquedotto, ci sarà un canto collettivo in collaborazione con il coro ANA “R. Celoria”.
L’itinerario partigiano cittadino è aperto a tutti e ci si potrà unire alla passeggiata in qualunque tappa del percorso.
Giovedì 9 dicembre 2021 alle ore 21.00 presso il Centro Culturale Saviglianese in Piazza Nizza, Savigliano, si terrà l’evento organizzato dall’Archivio Storico Città di Savigliano in collaborazione con il Civico Istituto Musicale “G.B. Fergusio” Cartoline, montagne, musica e confini. Le passioni di un collezionista, in cui verrà presentata la donazione Giuseppe Allocco, voluta da Marisa Chiavazza e dai famigliari di Giuseppe Allocco.
Interverranno Silvia Olivero, direttrice dell’Archivio Storico, Michelangelo Allocco, direttore del C. I. Musicale Fergusio, Andrea Pittavino “Aladar”, gestore del rifugio Pagarì e Paolo Trucco, presidente della Commissione paesaggio del comune di Savigliano.
L’ingresso è libero.
Super green pass obbligatorio.
Per informazioni rivolgersi all’Archivio Storico Città di Savigliano 0172 711240
A tu per tu con i documenti d’archivio!
Sei curioso/a di storia locale e avresti voglia di scartabellare tra la documentazione storica dell’archivio comunale, ma non sai da che parte iniziare?
Nelle prossime settimane saremo noi a proporti letture “archivistiche”, curiose e intriganti.
Dai un’occhiata al “menù” che da stasera pubblicheremo e prenota la tua consultazione (devi venire solo soletto/a e portarti la mascherina). L’ingresso è libero.
NUOVE MODALITA’ OPERATIVE DEL SERVIZIO ARCHIVIO STORICO COMUNALE A PARTIRE DAL 25 MAGGIO 2020
Si avvisano i signori utenti che, a partire da LUNEDI’ 25 MAGGIO 2020 e fino a nuove disposizioni, il servizio Archivio Storico seguirà le seguenti modalità operative:
PER INFORMAZIONI, RICHIESTE DOCUMENTI, RICERCHE ANAGRAFICHE
tel. 0172711240
email: archivo.storico@comune.savigliano.cn.it
A tu per tu con i documenti d’archivio!
Sei curioso/a di storia locale e avresti voglia di scartabellare tra la documentazione storica dell’archivio comunale, ma non sai da che parte iniziare?
Nelle prossime settimane saremo noi a proporti letture “archivistiche”, curiose e intriganti.
Dai un’occhiata al “menù” che da stasera pubblicheremo e prenota la tua consultazione (devi venire solo soletto/a e portarti la mascherina). L’ingresso è libero.
NUOVE MODALITA’ OPERATIVE DEL SERVIZIO ARCHIVIO STORICO COMUNALE A PARTIRE DAL 25 MAGGIO 2020
Si avvisano i signori utenti che, a partire da LUNEDI’ 25 MAGGIO 2020 e fino a nuove disposizioni, il servizio Archivio Storico seguirà le seguenti modalità operative:
PER INFORMAZIONI, RICHIESTE DOCUMENTI, RICERCHE ANAGRAFICHE
tel. 0172711240
email: archivo.storico@comune.savigliano.cn.it
Mercoledì 17 novembre, alle ore 15.30, a Savigliano presso il Centro incontro in Piazza Nizza, nell’ambito dei “Mercoledì dell’UNItre”, si terrà “Wanted”, una conferenza sui banditi e briganti che hanno “animato” la vita saviglianese nei secoli scorsi.
Saranno raccontate le vite avventurose e turbolente del famoso bandito Giacomo Conte, del Re Piccolo e di molti altri, ricostruite grazie alle carte dell’Archivio Storico Comunale.
L’ingresso è libero, con greenpass obbligatorio. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Cultura, 0172 710235.
Giovedì 4 novembre, alle ore 21, presso il Teatro Milanollo, in occasione della Festa dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, l’Amministrazione Comunale conferirà la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto.
Durante la serata alcuni studenti dell’I.I.S Arimondi – Eula realizzeranno delle letture, tra queste ci saranno alcuni saluti di soldati Saviglianesi dal fronte. Sarà presente anche il complesso bandistico “Città di Savigliano”.
L’ingresso è libero.
“Che sarà mai per noi il 1821? I moti per la libertà nell’Europa di Santarosa” la mostra sui Moti del 1821 curata dal Professor Gentile dell’Università di Torino, inaugurerà Domenica 24 ottobre presso Palazzo Muratori Cravetta. L’esposizione ricostruisce storicamente quel periodo attraverso immagini, mappe, percorsi sonori e multimediali, con un’attenzione particolare alla figura di Santorre di Santarosa.
Ingresso gratuito. Sabato e domenica h. 10/18.30
Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Cultura di Savigliano. Tel 0172/370736.
Mercoledì 17 novembre, alle ore 15.30, a Savigliano presso il Centro incontro in Piazza Nizza, nell’ambito dei “Mercoledì dell’UNItre”, si terrà “Wanted”, una conferenza sui banditi e briganti che hanno “animato” la vita saviglianese nei secoli scorsi.
Saranno raccontate le vite avventurose e turbolente del famoso bandito Giacomo Conte, del Re Piccolo e di molti altri, ricostruite grazie alle carte dell’Archivio Storico Comunale.
L’ingresso è libero, con greenpass obbligatorio. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Cultura, 0172 710235.
Giovedì 4 novembre, alle ore 21, presso il Teatro Milanollo, in occasione della Festa dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, l’Amministrazione Comunale conferirà la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto.
Durante la serata alcuni studenti dell’I.I.S Arimondi – Eula realizzeranno delle letture, tra queste ci saranno alcuni saluti di soldati Saviglianesi dal fronte. Sarà presente anche il complesso bandistico “Città di Savigliano”.
L’ingresso è libero.
“Che sarà mai per noi il 1821? I moti per la libertà nell’Europa di Santarosa” la mostra sui Moti del 1821 curata dal Professor Gentile dell’Università di Torino, inaugurerà Domenica 24 ottobre presso Palazzo Muratori Cravetta. L’esposizione ricostruisce storicamente quel periodo attraverso immagini, mappe, percorsi sonori e multimediali, con un’attenzione particolare alla figura di Santorre di Santarosa.
Ingresso gratuito. Sabato e domenica h. 10/18.30
Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Cultura di Savigliano. Tel 0172/370736.
Cartolina che rappresenta l’Ara della vittoria “Virtuti Victoria Sacrum” in primo piano e sullo sfondo lascia intravedere le Scuole Elementari “Santorre di Santa Rosa”.
Le informazioni in parte sono tratte dalla descrizione del post pubblicato dalla pagina Facebook “Savigliano Sparita” , pubblicato in data 14/12/2015.
La cartolina ritrae Piazza Schiaparelli durante gli anni ’80, quando cambiò aspetto e divenne simile a come la conosciamo noi oggi. Si costruirono sul lato ovest, al posto delle strutture del periodo fascista in abbandono da anni, moderni condomini tra i quali i due palazzi di vetro.
Le informazioni in parte sono tratte dalla descrizione del post pubblicato dalla pagina Facebook “Savigliano Sparita” , pubblicato in data 23/01/2021. Nel post è segnalato che la fotografia più in alto è del signor A. Miretti.
La fotografia mostra il Caffè Inglese agli inizi del ‘900. L’elegante bar di proprietà di Bartolomeo Scaraffia si affacciava su Piazza Vittorio Emanuele II, oggi Piazza del Popolo.
Le informazioni in parte sono tratte dalla descrizione del post pubblicato dalla pagina Facebook “Savigliano Sparita” , pubblicato in data 11/03/2021.
La fotografia, del 1962, ritrae il modello di automobile “NSU PRINZ” che veniva realizzato dalla Carrozzeria Scioneri di Savigliano. La Carrozzeria, fondata nel 1943 da Antonio Scioneri, rimase in attività fino alla metà degli anni ’90.
Le informazioni in parte sono tratte dalla descrizione lasciata dal Signor R. Aria che ha condiviso questa immagine sul gruppo Facebook “Savigliano Sparita” , pubblicato in data 23/01/2021.
Il labaro è un vessillo con asta traversa e drappo quadrato, nota insegna costantiniana, ripreso durante il regime fascista per rappresentare le varie associazioni combattentistiche, industriali, commerciali ed artigianali. Nella fotografia del 19 febbraio 1940 nuovi labari delle associazioni locali vengono portati in corteo accompagnati dalle autorità civili e militari verso l’Ara della vittoria per essere benedetti dal cappellano militare.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 13/10/2021.
La cartolina del 1950 presenta quattro vedute della frazione di Savigliano, Suniglia, fotografate da Gino Caccia: in primo piano il castello dei Conti Galateri, la scuola, progettata dell’ingegner Jaffe negli anni ’30 e infine la chiesa, che è l’edificio più antico in cui troviamo un ciclo di affreschi cinquecenteschi, come si evince nell’ultimo riquadro della cartolina.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 6/10/2021.
Questa cartolina è un esempio di pubblicità della fabbrica di armoniche saviglianese di Lorenzo Ariaudo del 1922. La fabbrica aveva sede in piazza Vittorio Emanuele II n. 16.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 29/09/2021.
Cartolina che rappresenta l’Ara della vittoria “Virtuti Victoria Sacrum” in primo piano e sullo sfondo lascia intravedere le Scuole Elementari “Santorre di Santa Rosa”.
Le informazioni in parte sono tratte dalla descrizione del post pubblicato dalla pagina Facebook “Savigliano Sparita” , pubblicato in data 14/12/2015.
La cartolina ritrae Piazza Schiaparelli durante gli anni ’80, quando cambiò aspetto e divenne simile a come la conosciamo noi oggi. Si costruirono sul lato ovest, al posto delle strutture del periodo fascista in abbandono da anni, moderni condomini tra i quali i due palazzi di vetro.
Le informazioni in parte sono tratte dalla descrizione del post pubblicato dalla pagina Facebook “Savigliano Sparita” , pubblicato in data 23/01/2021. Nel post è segnalato che la fotografia più in alto è del signor A. Miretti.
La fotografia mostra il Caffè Inglese agli inizi del ‘900. L’elegante bar di proprietà di Bartolomeo Scaraffia si affacciava su Piazza Vittorio Emanuele II, oggi Piazza del Popolo.
Le informazioni in parte sono tratte dalla descrizione del post pubblicato dalla pagina Facebook “Savigliano Sparita” , pubblicato in data 11/03/2021.
La fotografia, del 1962, ritrae il modello di automobile “NSU PRINZ” che veniva realizzato dalla Carrozzeria Scioneri di Savigliano. La Carrozzeria, fondata nel 1943 da Antonio Scioneri, rimase in attività fino alla metà degli anni ’90.
Le informazioni in parte sono tratte dalla descrizione lasciata dal Signor R. Aria che ha condiviso questa immagine sul gruppo Facebook “Savigliano Sparita” , pubblicato in data 23/01/2021.
Il labaro è un vessillo con asta traversa e drappo quadrato, nota insegna costantiniana, ripreso durante il regime fascista per rappresentare le varie associazioni combattentistiche, industriali, commerciali ed artigianali. Nella fotografia del 19 febbraio 1940 nuovi labari delle associazioni locali vengono portati in corteo accompagnati dalle autorità civili e militari verso l’Ara della vittoria per essere benedetti dal cappellano militare.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 13/10/2021.
La cartolina del 1950 presenta quattro vedute della frazione di Savigliano, Suniglia, fotografate da Gino Caccia: in primo piano il castello dei Conti Galateri, la scuola, progettata dell’ingegner Jaffe negli anni ’30 e infine la chiesa, che è l’edificio più antico in cui troviamo un ciclo di affreschi cinquecenteschi, come si evince nell’ultimo riquadro della cartolina.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 6/10/2021.
Questa cartolina è un esempio di pubblicità della fabbrica di armoniche saviglianese di Lorenzo Ariaudo del 1922. La fabbrica aveva sede in piazza Vittorio Emanuele II n. 16.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 29/09/2021.
In questa cartolina degli inizi del Novecento e rappresentato il ponte sul Macra tra una rigogliosa vegetazione. Per i saviglianesi in tempo di ferie era abitudine riversarsi sulle rive di Macra e Mellea per la balneazione.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 15/09/2021.
La fotografia ricorda il giorno della fondazione del gruppo ANA di Savigliano nel 1931. Nella foto: in primo piano, accanto alla Piccola Italiana, Gaetano Toselli, Comandante la Sezione provinciale ANA; Clotilde Faramia ved. Luciano, madrina del Vessillo; al centro il Capitano Vincenzo Stevano, veterano di guerra per l’Indipendenza d’Italia, Mario Cantoni ed il futuro sindaco Giovanni Marino.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 8/09/2021.
La fotografia ricorda il giorno della fondazione del gruppo ANA di Savigliano nel 1931. Nella foto: in primo piano, accanto alla Piccola Italiana, Gaetano Toselli, Comandante la Sezione provinciale ANA; Clotilde Faramia ved. Luciano, madrina del Vessillo; al centro il Capitano Vincenzo Stevano, veterano di guerra per l’Indipendenza d’Italia, Mario Cantoni ed il futuro sindaco Giovanni Marino.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 8/09/2021.
Il carro della “Cuntrà d’la gabbia” (via Tapparelli). La gabbia è sormontata da un grosso rapace e gremita di partecipanti. In primo piano si riconoscono Luigi Berardo (Vigin), Pino Abà, e Carlo Porrera.
Il testo è stato rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 28/07/2021.
In questa cartolina della Pasqua del 1903 si possono ammirare la chiesa della Pietà con accanto la pasticceria di Ferdinando Bella ed in fronte la sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso e l’albergo d’Italia di Pietro Andreis.
Il testo è stato rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 21/07/2021.
Per ulteriori approfondimenti sulla visita di visita di Benito Mussolini a Savigliano il 20 maggio 1939 vi invitiamo a visitare la pagina, che linkiamo qui, ospitata sul portale del Comune di Savigliano.
In questa cartolina postale, spedita il 30 novembre 1966, si riflette uno spaccato della Savigliano di quegli anni.
Davanti all’Arco capeggia l’Istituto Bancario San Paolo di Torino, trasferitosi qui da Piazza Santarosa negli anni Cinquanta. L’edificio ospitava a inizio secolo il “Caffè del Commercio” di proprietà di Michele Gedda, produttore dell’omonimo “Amaro.” In primo piano, a sinistra l’orefice Alfredo Martorelli su una moto Guzzi.
Piazza Vittorio Emanuele II immortalata il 10 giugno 1940 mentre, attraverso gli altoparlanti collocati nella piazza, veniva diffuso via radio il discorso pronunciato da Mussolini in piazza Venezia a Roma.
In primo piano si notano le Giovani Italiane, i Balilla, gli Avanguardisti con cartelli inneggianti al Duce e le autorità fasciste attorniate dalla folla.
Di seguito, il testo dell’articolo pubblicato su Il Saviglianese dell’ 11 settembre 2019.
La stessa fotografia, scattata negli anni Trenta del Novecento, che ritrae Piazza Vittorio Emanuele II – oggi Piazza del Popolo – in un giorno di mercato, comparve anche su Il Saviglianese citato nella scheda.
Nella Statistica della Provincia di Saluzzo compilata da Giovanni Eandi nel 1835 si evince che a Savigliano si teneva il mercato di venerdì. Così lo descrive: “Vi si contano ordinariamente 30 banchi di merciaiuoli, negozianti di tele e drappi di fabbricazione indigena esposti anche da alcuni ebrei o da negozianti dei vicini luoghi, 4 o 5 di vermicellai, 10 o 12 banchi di venditori di formaggi, 8 o 10 ortolani di Bra con erbe e ortaggi, 4 banchi di ogni specie di ferro e 2 di chioderia ad uso dell’agricoltura. È immensa la quantità di foglie di gelsi esposta a segno che la piazza ne è talvolta in gran parte ingombrata. Vi si vendono bachi da seta, gelsi, ontani, bossi e piante da frutta dei quali è ricco il territorio saviglianese…”.
Nel corso degli anni si aggiunse quello del martedì.
Ecco come si presentava il mercato nel 1921 in piazza Vittorio Emanuele II. Tra la gente, in primo piano, una signora con in braccio la sua neonata: è Bettina, la futura madre dello scrittore saviglianese Giancarlo Gili, che nel suo libro “Semplicemente Mamma” ne ripercorre la vita.
Il 14 agosto 1938 S.M. Vittorio Emanuele III inaugurava la 1ª Sagra del Grano. Il giorno successivo giungeva a Savigliano il Generale Pietro Badoglio per commemorare il nostro concittadino Giuseppe Edoardo Arimondi.
Questo il programma della giornata: ore 8.30 arrivo – ore 9.30 adunata delle Associazioni d’Arma e Reduci Campagna d’Africa alla Casa del Fascio e ricevimento delle autorità e rappresentanti dei convenuti – ore 10.30 omaggio al monumento dei Caduti in guerra, Messa al campo con accompagnamento di masse corali ed orchestrali, benedizione dei vessilli, glorificazione dell’eroico concittadino Generale Giuseppe Arimondi – ore 12 visita Sagra del Grano – ore 12.30 rancio-quota Lire 10 con diritto d’ingresso alla Fiera ed alla Mostra fauna etiopica. Eccolo in fotografia durante la visita alla Sagra in compagnia del podestà Annibale Galateri e del segretario politico Domenico Cantatore.
Fonte: testo dell’articolo pubblicato su Il Saviglianese del 20 maggio 2020
Padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Ingresso ai padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Autorità in visita alla VII Sagra del Grano presso il Molo di piazza del Popolo. Presenti il consigliere comunale Emilio Sidoli e il preside Antonino Olmo. Riconoscibili le insegne dei seguenti negozi: la cartolibreria della sorella Becchio, la merceria delle sorelle Olivero, emporio di vini e oli del sig. Daniele
Per ulteriori approfondimenti sulla visita di visita di Benito Mussolini a Savigliano il 20 maggio 1939 vi invitiamo a visitare la pagina, che linkiamo qui, ospitata sul portale del Comune di Savigliano.
In questa cartolina postale, spedita il 30 novembre 1966, si riflette uno spaccato della Savigliano di quegli anni.
Davanti all’Arco capeggia l’Istituto Bancario San Paolo di Torino, trasferitosi qui da Piazza Santarosa negli anni Cinquanta. L’edificio ospitava a inizio secolo il “Caffè del Commercio” di proprietà di Michele Gedda, produttore dell’omonimo “Amaro.” In primo piano, a sinistra l’orefice Alfredo Martorelli su una moto Guzzi.
Piazza Vittorio Emanuele II immortalata il 10 giugno 1940 mentre, attraverso gli altoparlanti collocati nella piazza, veniva diffuso via radio il discorso pronunciato da Mussolini in piazza Venezia a Roma.
In primo piano si notano le Giovani Italiane, i Balilla, gli Avanguardisti con cartelli inneggianti al Duce e le autorità fasciste attorniate dalla folla.
Di seguito, il testo dell’articolo pubblicato su Il Saviglianese dell’ 11 settembre 2019.
La stessa fotografia, scattata negli anni Trenta del Novecento, che ritrae Piazza Vittorio Emanuele II – oggi Piazza del Popolo – in un giorno di mercato, comparve anche su Il Saviglianese citato nella scheda.
Nella Statistica della Provincia di Saluzzo compilata da Giovanni Eandi nel 1835 si evince che a Savigliano si teneva il mercato di venerdì. Così lo descrive: “Vi si contano ordinariamente 30 banchi di merciaiuoli, negozianti di tele e drappi di fabbricazione indigena esposti anche da alcuni ebrei o da negozianti dei vicini luoghi, 4 o 5 di vermicellai, 10 o 12 banchi di venditori di formaggi, 8 o 10 ortolani di Bra con erbe e ortaggi, 4 banchi di ogni specie di ferro e 2 di chioderia ad uso dell’agricoltura. È immensa la quantità di foglie di gelsi esposta a segno che la piazza ne è talvolta in gran parte ingombrata. Vi si vendono bachi da seta, gelsi, ontani, bossi e piante da frutta dei quali è ricco il territorio saviglianese…”.
Nel corso degli anni si aggiunse quello del martedì.
Ecco come si presentava il mercato nel 1921 in piazza Vittorio Emanuele II. Tra la gente, in primo piano, una signora con in braccio la sua neonata: è Bettina, la futura madre dello scrittore saviglianese Giancarlo Gili, che nel suo libro “Semplicemente Mamma” ne ripercorre la vita.
Il 14 agosto 1938 S.M. Vittorio Emanuele III inaugurava la 1ª Sagra del Grano. Il giorno successivo giungeva a Savigliano il Generale Pietro Badoglio per commemorare il nostro concittadino Giuseppe Edoardo Arimondi.
Questo il programma della giornata: ore 8.30 arrivo – ore 9.30 adunata delle Associazioni d’Arma e Reduci Campagna d’Africa alla Casa del Fascio e ricevimento delle autorità e rappresentanti dei convenuti – ore 10.30 omaggio al monumento dei Caduti in guerra, Messa al campo con accompagnamento di masse corali ed orchestrali, benedizione dei vessilli, glorificazione dell’eroico concittadino Generale Giuseppe Arimondi – ore 12 visita Sagra del Grano – ore 12.30 rancio-quota Lire 10 con diritto d’ingresso alla Fiera ed alla Mostra fauna etiopica. Eccolo in fotografia durante la visita alla Sagra in compagnia del podestà Annibale Galateri e del segretario politico Domenico Cantatore.
Fonte: testo dell’articolo pubblicato su Il Saviglianese del 20 maggio 2020
Padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Ingresso ai padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Autorità in visita alla VII Sagra del Grano presso il Molo di piazza del Popolo. Presenti il consigliere comunale Emilio Sidoli e il preside Antonino Olmo. Riconoscibili le insegne dei seguenti negozi: la cartolibreria della sorella Becchio, la merceria delle sorelle Olivero, emporio di vini e oli del sig. Daniele
Fotografia della squadra dei “Maghi” durante il campionato del 1951-52, che li ha visti vittoriosi. La squadra era composta da soli giocatori saviglianesi: in alto il Commendatore Stefano Allocco, presidente tuttofare, accanto Mazzone, Frossasco, Barale, il dirigente Reposi, Siccardi, Supertino, il massaggiatore Cavallo, Perlo e Giolitti; accovacciati Cassina, Gili, Givo, Quaglia, Lotario e Cappello.
Il testo è stato rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 19/05/2021.
Ritratto di Filippo Saraceno di Tor di Bormida e Bergolo nacque a Torino nel 1831. Fu un uomo di grande cultura, autore di scritti e saggi storici, diede alle stampe una biografia del cugino Pietro di Santa Rosa. Trascorreva periodi di studio e di riposo nella sua tenuta del “Bosco del Ghè” in San Salvatore, dove morì nel 1893. La sua salma riposa nella cappella di famiglia nel cimitero del piccolo borgo di San Salvatore.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 14/04/2021.
Con l’ausilio di vecchi filmati, fotografie e testimonianze sarà ricostruita la storia di un oggetto misterioso e affascinante, più volte distrutto e ricostruito, la cui ultima “incarnazione” è frutto di una tradizione industriale che ha segnato profondamente la città di Savigliano e che è stata motivo di orgoglio per molte generazioni.
#SAVIGLIANO1MAGGIO2020
In occasione del primo maggio, si ripropone la lettura del numero del tabloid La Città Ritrovata (uscito in otto numeri nel 2006) dedicato all’agricoltura a Savigliano.
All’interno i seguenti articoli: Se la Città ritrova la campagna (Federico Faloppa) / La vita in campagna negli anni Cinquanta (Giuseppe Trabucco) / Le bucoliche del Morré (Benedetta Botta) / Che giornata! (Giuseppe Perottino) / La Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola (Lorena Ribero) / La Casa Della Beffa (Adelaide Gullino) / Quando a Savigliano si batteva la canapa (Pieraldo Fiorito) /Savigliano e la bachicoltura (redazione) / Dove sono i fontanili? (Giancarlo Gili) / Pan e nus: mangé da spos (Liliana Cimiero); Latte? Andiamo dal distributore (Mario Gianoglio); Trasloco? Fuma San Martin! (Alessandra Giuffra e Giuseppe Perottino); Heidi? Ha 25 anni e vive a Savigliano (Adelaide Gullino) / Le masche e la meliga di San Salvatore (Maria Bossolasco).
PDF SCARICABILE nella sezione download/La Città Ritrovata
oppure al link
http://www.centrodellamemoriasavigliano.it/la-citta-ritrovata-campagna-e-agricoltura-2/
#25aprileSavigliano2020
Lettere e diari a portata di clic!
Nel PDF allegato qui sotto sono stati raccolti e organizzati graficamente i 10 post pubblicati sulla nostra pagina Facebook nella giornata del 25 aprile.
Un grande ringraziamento alle famiglie Bertola, Brugiafreddo, Ghione e Tallone per aver voluto lasciare in archivio storico questa importante memoria famigliare.
#25aprileSavigliano2020
Lettere e diari a portata di clic!
Nel PDF allegato qui sotto sono stati raccolti e organizzati graficamente i 10 post pubblicati sulla nostra pagina Facebook nella giornata del 25 aprile 2020.
Un grande ringraziamento va alle famiglie Bertola, Brugiafreddo, Ghione e Tallone per aver espresso il desiderio di lasciare presso l’Archivio Storico di Savigliano questa importante memoria famigliare.
#SAVIGLIANO1MAGGIO2020
In occasione del primo maggio, si ripropone la lettura del numero del tabloid La Città Ritrovata (uscito in otto numeri nel 2006) dedicato all’agricoltura a Savigliano.
All’interno i seguenti articoli: Se la Città ritrova la campagna (Federico Faloppa) / La vita in campagna negli anni Cinquanta (Giuseppe Trabucco) / Le bucoliche del Morré (Benedetta Botta) / Che giornata! (Giuseppe Perottino) / La Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola (Lorena Ribero) / La Casa Della Beffa (Adelaide Gullino) / Quando a Savigliano si batteva la canapa (Pieraldo Fiorito) /Savigliano e la bachicoltura (redazione) / Dove sono i fontanili? (Giancarlo Gili) / Pan e nus: mangé da spos (Liliana Cimiero); Latte? Andiamo dal distributore (Mario Gianoglio); Trasloco? Fuma San Martin! (Alessandra Giuffra e Giuseppe Perottino); Heidi? Ha 25 anni e vive a Savigliano (Adelaide Gullino) / Le masche e la meliga di San Salvatore (Maria Bossolasco).
PDF SCARICABILE nella sezione download/La Città Ritrovata
oppure al link
http://www.centrodellamemoriasavigliano.it/la-citta-ritrovata-campagna-e-agricoltura-2/
#25aprileSavigliano2020
Lettere e diari a portata di clic!
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Un grande ringraziamento alle famiglie Bertola, Brugiafreddo, Ghione e Tallone per aver voluto lasciare in archivio storico questa importante memoria famigliare.
#25aprileSavigliano2020
Lettere e diari a portata di clic!
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Un grande ringraziamento va alle famiglie Bertola, Brugiafreddo, Ghione e Tallone per aver espresso il desiderio di lasciare presso l’Archivio Storico di Savigliano questa importante memoria famigliare.
In attesa della riapertura del servizio, si segnala che nella sezione Documenti è a disposizione la banca dati dell’archivio storico comunale con la descrizione inventariale del materiale conservato. Per la cartografia storica, in parte digitalizzata, selezionare Archivio storico comunale/serie Tipi e disegni nel menù a tendina.
Altri materiali (testimonianze di vita saviglianese, racconti e filmati) sono disponibili sul canale YouTube Centro della Memoria Savigliano e sulla pagina Facebook Centro della Memoria – Archivio Storico Savigliano.
In attesa della riapertura del servizio, si segnala che nella sezione Documenti è a disposizione la banca dati dell’archivio storico comunale con la descrizione inventariale del materiale conservato. Per la cartografia storica, in parte digitalizzata, selezionare Archivio storico comunale/serie Tipi e disegni nel menù a tendina.
Altri materiali (testimonianze di vita saviglianese, racconti e filmati) sono disponibili sul canale YouTube Centro della Memoria Savigliano e sulla pagina Facebook Centro della Memoria – Archivio Storico Savigliano.
LUNEDI’ 27 gennaio, alle ore 21, presso l’ex chiesa di S. Agostino, in piazza Arimondi 15, sarà proiettato il film documentario I bambini di rue Saint-Maur 209 di Ruth Zylberman.
Il film è il frutto di un’indagine tesa a ricostruire le storie degli abitanti di un palazzo parigino che ospitava una piccola comunità ebraica durante l’occupazione nazista.
Introduce il film Gigi Garelli, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Cuneo.
L’evento rientra fra le iniziative dell’Assessorato alla Cultura per la Giornata della Memoria e del Ricordo.
Agnese Ghione racconta l’emergenza sigarette di suo padre in un campo di prigionia in Germania, vicino a Norimberga, nello Stalag o Stammlager (campo base) XII D, Trier, situato nei pressi della cittadina di Treviri. Fumare era un antidoto efficace contro i morsi della fame e le sigarette non erano mai abbastanza.
(Dalla raccolta “Memoria Resistente”, testimonianza del 23 aprile 2019 – Il video integrale è conservato presso l’Archivio Storico della Città di Savigliano).
Tutti i diritti sono Riservati. È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente portale, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi, illustrazioni comprese, mediante qualunque piattaforma tecnologica, senza previa autorizzazione scritta del Comune di Savigliano.
Titolo originale: Tre sigarette al giorno… Non tolgono la fame!
Datazione: 1943-2019
Argomento: Lavoro e occupazione; Individuo e società
GIORNO DELLA MEMORIA 2019
Si chiamava Guido Jaffe, era ebreo e ingegnere del Comune di Savigliano. Le leggi razziali lo costrinsero a lasciare il lavoro e dopo qualche anno a scappare per salvarsi la vita. In occasione del Giorno della memoria, domenica 27 gennaio presso la SALA S. AGOSTINO, Piazza Arimondi 15, alle ore 17, racconteremo la sua storia.
“Un ingegnere ebreo a Savigliano. Vita e opere di Guido Jaffe”, a cura della dott.ssa Silvia Olivero – Centro della memoria – Archivio storico di Savigliano
A seguire, inaugurazione della nuova sala studio della Biblioteca Civica Luigi Boccolo di Savigliano a lui intitolata.
Liesel Gorges scampò alle persecuzioni razziali grazie anche alla protezione degli abitanti di Rittana, nelle nostre montagne. “Liesel. Storia di un esodo sotto una buona stella” di Fabio Gianotti e Sante Altizio, è un documentario unico nel suo genere e ci accompagnerà attraverso quegli stessi luoghi in cui Liesel ha avuto il coraggio di tornare 70 anni dopo.
Non mancate alla proiezione, lunedì 28 gennaio alle ore 21 in Sala S. Agostino, Piazza Arimondi 15 a Savigliano. Presenta Gigi Garelli, direttore Istituto della Resistenza “Dante Livio Bianco” Cuneo.
INGRESSO LIBERO
LUNEDI’ 27 gennaio, alle ore 21, presso l’ex chiesa di S. Agostino, in piazza Arimondi 15, sarà proiettato il film documentario I bambini di rue Saint-Maur 209 di Ruth Zylberman.
Il film è il frutto di un’indagine tesa a ricostruire le storie degli abitanti di un palazzo parigino che ospitava una piccola comunità ebraica durante l’occupazione nazista.
Introduce il film Gigi Garelli, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Cuneo.
L’evento rientra fra le iniziative dell’Assessorato alla Cultura per la Giornata della Memoria e del Ricordo.
Agnese Ghione racconta l’emergenza sigarette di suo padre in un campo di prigionia in Germania, vicino a Norimberga, nello Stalag o Stammlager (campo base) XII D, Trier, situato nei pressi della cittadina di Treviri. Fumare era un antidoto efficace contro i morsi della fame e le sigarette non erano mai abbastanza.
(Dalla raccolta “Memoria Resistente”, testimonianza del 23 aprile 2019 – Il video integrale è conservato presso l’Archivio Storico della Città di Savigliano).
Tutti i diritti sono Riservati. È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente portale, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi, illustrazioni comprese, mediante qualunque piattaforma tecnologica, senza previa autorizzazione scritta del Comune di Savigliano.
Titolo originale: Tre sigarette al giorno… Non tolgono la fame!
Datazione: 1943-2019
Argomento: Lavoro e occupazione; Individuo e società
GIORNO DELLA MEMORIA 2019
Si chiamava Guido Jaffe, era ebreo e ingegnere del Comune di Savigliano. Le leggi razziali lo costrinsero a lasciare il lavoro e dopo qualche anno a scappare per salvarsi la vita. In occasione del Giorno della memoria, domenica 27 gennaio presso la SALA S. AGOSTINO, Piazza Arimondi 15, alle ore 17, racconteremo la sua storia.
“Un ingegnere ebreo a Savigliano. Vita e opere di Guido Jaffe”, a cura della dott.ssa Silvia Olivero – Centro della memoria – Archivio storico di Savigliano
A seguire, inaugurazione della nuova sala studio della Biblioteca Civica Luigi Boccolo di Savigliano a lui intitolata.
Liesel Gorges scampò alle persecuzioni razziali grazie anche alla protezione degli abitanti di Rittana, nelle nostre montagne. “Liesel. Storia di un esodo sotto una buona stella” di Fabio Gianotti e Sante Altizio, è un documentario unico nel suo genere e ci accompagnerà attraverso quegli stessi luoghi in cui Liesel ha avuto il coraggio di tornare 70 anni dopo.
Non mancate alla proiezione, lunedì 28 gennaio alle ore 21 in Sala S. Agostino, Piazza Arimondi 15 a Savigliano. Presenta Gigi Garelli, direttore Istituto della Resistenza “Dante Livio Bianco” Cuneo.
INGRESSO LIBERO
GIOVEDI’ 16 GENNAIO 2020 alle ore 21 presso l’ex chiesa di S. Agostino, in piazza Arimondi 15, si terrà la presentazione del libro di Fabio Milazzo “Una casa di custodia per maniaci pericolosi. Storia del manicomio di Racconigi dalle origini al Fascismo (1871-1930)”. Dialogheranno con l’autore Silvia Olivero, direttrice Archivio Storico/Centro della Memoria Savigliano e Alessandro Vallarino, psichiatra ASL Cn1.
In questa fotografia, attribuibile al 1968-1969, è visibile un tratto di Via Saluzzo, che ospitava sino a pochi anni prima molte attività: un negozio di biciclette, gli idraulici Gobetti, il Ristorante Oriente, gli alimentari Testa e Brunetti cucine.
La descrizione è stata ricavata dai commenti pubblicati, contestualmente all’immagine, sulla pagina Facebook Savigliano sparita, il 6 novembre 2017.
In questa cartolina, spedita il 24 giugno 1942 a Magliano Alpi, è ben visibile una Piazza del Popolo non molto dissimile da quella attuale.
Gli alberi sono ancora giovani perché piantati da pochi anni, a sinistra si intravede una macchina d’epoca, un dehor estivo ed il chiosco dei gelati.
La descrizione è stata ricavata dai commenti pubblicati, contestualmente all’immagine, sulla pagina Facebook Savigliano sparita, il 20 febbraio 2019.
Cartolina spedita a Savigliano il 17 giugno 1940 con destinazione Mortara: il testo è rassicurante -pur in tempi bui-“Tutto bene per ora nulla di nuovo”.La struttura oggi è lo stadio “Ottavio Morino” i cui lavori vengono terminati grazie ai fondi stanziati in occasione di ” Italia 90 “. E’ lo stadio dove giocano gli atleti della Saviglianese Calcio, i “Maghi”.
In questa fotografia, attribuibile al 1968-1969, è visibile un tratto di Via Saluzzo, che ospitava sino a pochi anni prima molte attività: un negozio di biciclette, gli idraulici Gobetti, il Ristorante Oriente, gli alimentari Testa e Brunetti cucine.
La descrizione è stata ricavata dai commenti pubblicati, contestualmente all’immagine, sulla pagina Facebook Savigliano sparita, il 6 novembre 2017.
In questa cartolina, spedita il 24 giugno 1942 a Magliano Alpi, è ben visibile una Piazza del Popolo non molto dissimile da quella attuale.
Gli alberi sono ancora giovani perché piantati da pochi anni, a sinistra si intravede una macchina d’epoca, un dehor estivo ed il chiosco dei gelati.
La descrizione è stata ricavata dai commenti pubblicati, contestualmente all’immagine, sulla pagina Facebook Savigliano sparita, il 20 febbraio 2019.
Cartolina spedita a Savigliano il 17 giugno 1940 con destinazione Mortara: il testo è rassicurante -pur in tempi bui-“Tutto bene per ora nulla di nuovo”.La struttura oggi è lo stadio “Ottavio Morino” i cui lavori vengono terminati grazie ai fondi stanziati in occasione di ” Italia 90 “. E’ lo stadio dove giocano gli atleti della Saviglianese Calcio, i “Maghi”.
Domenica 15 dicembre dalle ore 14:30 alle ore 17:30, presso l’Archivio Storico/Centro della Memoria in Piazza Arimondi 15, sarà esposto un raro manifesto a colori appartenente all’Archivio Storico Comunale risalente al 1899 e relativo all’inaugurazione a Torino del monumento a Vittorio Emanuele II.
Il manifesto, di due metri per un metro, realizzato in stile liberty dall’artista torinese Giovanni Battista Carpanetto, fu stampato a Torino dalla litografia Doyen di L. Simondetti.
Ai visitatori sarà data in omaggio una riproduzione della Gazzetta del Popolo di Torino del 10 settembre 1899 contenente un articolo sull’inaugurazione del monumento e una prima pagina interamente dedicata al caso Dreyfus!
Saranno inoltre aperti al pubblico il teatro interattivo del Centro della Memoria e l’allestimento All’inizio della strada, prima sezione del percorso museale diffuso Prima fermata: Savigliano, in rete con le altre due sezioni presso il Museo Ferroviario Piemontese e il sito Alstom.
Ingresso gratuito.
Nell’ambito delle iniziative per il 25 Aprile 2019, l’Archivio Storico/ Centro della Memoria Savigliano organizza una due giorni dedicata alla Resistenza saviglianese: nella giornata di martedì 23 aprile sarà possibile videoregistrare ricordi, aneddoti, racconti, esperienze, riflessioni su questa importante pagina di storia (su prenotazione telefonica al numero 0172711240); mercoledì 24 aprile, sempre presso l’Archivio Storico, sarà proposta ai visitatori la consultazione guidata di una selezione di manifesti (tra cui un celebre manifesto di propaganda nazifascista realizzato da Gino Boccasile), documenti, fotografie, manufatti e videointerviste.
Anche nel periodo estivo è possibile visitare autonomamente i due allestimenti ospitati all’interno del Polo Archivistico Saviglianese/Centro della Memoria.
Al piano terra i visitatori troveranno il Centro della Memoria, teatro interattivo sulla Savigliano del Novecento: ventuno racconti sulle feste, la guerra, il lavoro, la vita quotidiana, i protagonisti della memoria cittadina.
Al primo piano li attende Prima fermata: Savigliano, percorso con video e immagini sulla storia della strada ferrata Torino-Savigliano.
Gli orari di apertura del centro sono pubblicati sul sito istituzionale; consigliamo comunque la prenotazione telefonica.
Domenica 15 dicembre dalle ore 14:30 alle ore 17:30, presso l’Archivio Storico/Centro della Memoria in Piazza Arimondi 15, sarà esposto un raro manifesto a colori appartenente all’Archivio Storico Comunale risalente al 1899 e relativo all’inaugurazione a Torino del monumento a Vittorio Emanuele II.
Il manifesto, di due metri per un metro, realizzato in stile liberty dall’artista torinese Giovanni Battista Carpanetto, fu stampato a Torino dalla litografia Doyen di L. Simondetti.
Ai visitatori sarà data in omaggio una riproduzione della Gazzetta del Popolo di Torino del 10 settembre 1899 contenente un articolo sull’inaugurazione del monumento e una prima pagina interamente dedicata al caso Dreyfus!
Saranno inoltre aperti al pubblico il teatro interattivo del Centro della Memoria e l’allestimento All’inizio della strada, prima sezione del percorso museale diffuso Prima fermata: Savigliano, in rete con le altre due sezioni presso il Museo Ferroviario Piemontese e il sito Alstom.
Ingresso gratuito.
Nell’ambito delle iniziative per il 25 Aprile 2019, l’Archivio Storico/ Centro della Memoria Savigliano organizza una due giorni dedicata alla Resistenza saviglianese: nella giornata di martedì 23 aprile sarà possibile videoregistrare ricordi, aneddoti, racconti, esperienze, riflessioni su questa importante pagina di storia (su prenotazione telefonica al numero 0172711240); mercoledì 24 aprile, sempre presso l’Archivio Storico, sarà proposta ai visitatori la consultazione guidata di una selezione di manifesti (tra cui un celebre manifesto di propaganda nazifascista realizzato da Gino Boccasile), documenti, fotografie, manufatti e videointerviste.
Anche nel periodo estivo è possibile visitare autonomamente i due allestimenti ospitati all’interno del Polo Archivistico Saviglianese/Centro della Memoria.
Al piano terra i visitatori troveranno il Centro della Memoria, teatro interattivo sulla Savigliano del Novecento: ventuno racconti sulle feste, la guerra, il lavoro, la vita quotidiana, i protagonisti della memoria cittadina.
Al primo piano li attende Prima fermata: Savigliano, percorso con video e immagini sulla storia della strada ferrata Torino-Savigliano.
Gli orari di apertura del centro sono pubblicati sul sito istituzionale; consigliamo comunque la prenotazione telefonica.
MOSTRA PROROGATA FINO A SABATO 8 GIUGNO
In occasione della Giornata della Cultura Saviglianese organizzata dalla consulta Cultura del Comune di Savigliano, sarà aperta al pubblico presso il chiostro della sede universitaria saviglianese la mostra EMIGRANTI TRA IMMAGINI E MEMORIA SCRITTA, a cura dell’Archivio Storico Comunale.
L’Archivio storico cittadino propone al pubblico saviglianese un percorso espositivo che racconta storie di emigrazioni attingendo al ricco patrimonio archivistico e bibliografico saviglianese. Dai depositi degli istituti culturali cittadini e dai cassetti e cantine di privati sono emersi articoli di giornali di fine ‘800 con splendide illustrazioni, registri di leva e censimenti in cui l’emigrazione di intere famiglie è scrupolosamente annotata, circolari inviate al comune dal Commissariato per l’emigrazione e infine lettere e cartoline scritte da emigranti ai parenti rimasti a Savigliano, in cui l’emigrante cessa di essere un numero delle statistiche e diventa il protagonista della sua storia.
Tra queste storie di emigranti c’è anche quella di un cittadino illustre costretto ad abbandonare la patria, Santorre di Santa Rosa. Negli archivi saviglianesi lo ritroviamo nella duplice veste di sindaco cittadino e in quella più intima di padre di famiglia che l’esilio tiene lontano dai suoi affetti più cari.
SABATO 1 GIUGNO, in occasione della Giornata della Cultura Saviglianese organizzata dalla consulta Cultura del Comune di Savigliano, sarà aperta al pubblico presso il chiostro della sede universitaria saviglianese la mostra EMIGRANTI TRA IMMAGINI E MEMORIA SCRITTA, a cura dell’Archivio Storico Comunale.
L’Archivio storico cittadino propone al pubblico saviglianese un percorso espositivo che racconta storie di emigrazioni attingendo al ricco patrimonio archivistico e bibliografico saviglianese. Dai depositi degli istituti culturali cittadini e dai cassetti e cantine di privati sono emersi articoli di giornali di fine ‘800 con splendide illustrazioni, registri di leva e censimenti in cui l’emigrazione di intere famiglie è scrupolosamente annotata, circolari inviate al comune dal Commissariato per l’emigrazione e infine lettere e cartoline scritte da emigranti ai parenti rimasti a Savigliano, in cui l’emigrante cessa di essere un numero delle statistiche e diventa il protagonista della sua storia.
Tra queste storie di emigranti c’è anche quella di un cittadino illustre costretto ad abbandonare la patria, Santorre di Santa Rosa. Negli archivi saviglianesi lo ritroviamo nella duplice veste di sindaco cittadino e in quella più intima di padre di famiglia che l’esilio tiene lontano dai suoi affetti più cari.
Nel 1642 le monache di S.Monica acquistano otto case che formano l’isolato a ventaglio ed altre nella zone medioevale e nel successivo isolato condinante con S.Domenico; si stanziano nei primi due isolati aprendo porte e costruendo un cavalcavia provvisorio di comunicazione. Fabbrica, inoltre, un refettorio con materiali dell’antico monastero demolito. (C.Turletti – vol. 2 – pagg. 420-421)
“Nel 1857, soppressi gli ordini monastici, le Agostiniane abbandonano il convento. Verranno qui insediati i Cacciatori delle Alpi e successivamente diverrà Ospedale Militare”.(C.Tutrletti – vol. 2 – pag. 425)
Dopo la sua chiusura nel 1974 ed anni di abbandono, il nosocomio viene ristrutturato e destinato ad accogliere la Facoltà di Scienze dell’Informazione dell’ateneo torinese.
MOSTRA PROROGATA FINO A SABATO 8 GIUGNO
In occasione della Giornata della Cultura Saviglianese organizzata dalla consulta Cultura del Comune di Savigliano, sarà aperta al pubblico presso il chiostro della sede universitaria saviglianese la mostra EMIGRANTI TRA IMMAGINI E MEMORIA SCRITTA, a cura dell’Archivio Storico Comunale.
L’Archivio storico cittadino propone al pubblico saviglianese un percorso espositivo che racconta storie di emigrazioni attingendo al ricco patrimonio archivistico e bibliografico saviglianese. Dai depositi degli istituti culturali cittadini e dai cassetti e cantine di privati sono emersi articoli di giornali di fine ‘800 con splendide illustrazioni, registri di leva e censimenti in cui l’emigrazione di intere famiglie è scrupolosamente annotata, circolari inviate al comune dal Commissariato per l’emigrazione e infine lettere e cartoline scritte da emigranti ai parenti rimasti a Savigliano, in cui l’emigrante cessa di essere un numero delle statistiche e diventa il protagonista della sua storia.
Tra queste storie di emigranti c’è anche quella di un cittadino illustre costretto ad abbandonare la patria, Santorre di Santa Rosa. Negli archivi saviglianesi lo ritroviamo nella duplice veste di sindaco cittadino e in quella più intima di padre di famiglia che l’esilio tiene lontano dai suoi affetti più cari.
SABATO 1 GIUGNO, in occasione della Giornata della Cultura Saviglianese organizzata dalla consulta Cultura del Comune di Savigliano, sarà aperta al pubblico presso il chiostro della sede universitaria saviglianese la mostra EMIGRANTI TRA IMMAGINI E MEMORIA SCRITTA, a cura dell’Archivio Storico Comunale.
L’Archivio storico cittadino propone al pubblico saviglianese un percorso espositivo che racconta storie di emigrazioni attingendo al ricco patrimonio archivistico e bibliografico saviglianese. Dai depositi degli istituti culturali cittadini e dai cassetti e cantine di privati sono emersi articoli di giornali di fine ‘800 con splendide illustrazioni, registri di leva e censimenti in cui l’emigrazione di intere famiglie è scrupolosamente annotata, circolari inviate al comune dal Commissariato per l’emigrazione e infine lettere e cartoline scritte da emigranti ai parenti rimasti a Savigliano, in cui l’emigrante cessa di essere un numero delle statistiche e diventa il protagonista della sua storia.
Tra queste storie di emigranti c’è anche quella di un cittadino illustre costretto ad abbandonare la patria, Santorre di Santa Rosa. Negli archivi saviglianesi lo ritroviamo nella duplice veste di sindaco cittadino e in quella più intima di padre di famiglia che l’esilio tiene lontano dai suoi affetti più cari.