Il comune, vista l’esigenza di una piazza per il commercio del bestiame e di un nuovo mattatoio conforme a legge, ne stabilì l’edificazione in zona Gabusera. I lavori furono diretti dall’Ing. Saverio Cucinello.
In questa cartolina del 1936, l’anno dell’inaugurazione, si può vedere la piazza con lo spaccio della bassa macelleria con alle spalle il Consorzio Agrario, l’ingresso del mattatoio, la casa del guardiano e l’imponente silos.
La foto del 23 novembre 1931, ritrae le scolaresche saviglianesi radunate per la “Festa degli alberi” in un’irriconoscibile piazza d’Armi, nel punto in cui oggi sorge la Società Bocciofila Saviglianese.
Il comune, vista l’esigenza di una piazza per il commercio del bestiame e di un nuovo mattatoio conforme a legge, ne stabilì l’edificazione in zona Gabusera. I lavori furono diretti dall’Ing. Saverio Cucinello.
In questa cartolina del 1936, l’anno dell’inaugurazione, si può vedere la piazza con lo spaccio della bassa macelleria con alle spalle il Consorzio Agrario, l’ingresso del mattatoio, la casa del guardiano e l’imponente silos.
La foto del 23 novembre 1931, ritrae le scolaresche saviglianesi radunate per la “Festa degli alberi” in un’irriconoscibile piazza d’Armi, nel punto in cui oggi sorge la Società Bocciofila Saviglianese.
Il monumento alla Resistenza di Piazza Nizza, la lapide a ricordo degli scioperi alla Snos del marzo del ’43 e i luoghi in cui trovarono la morte due partigiani: saranno 4 le tappe percorse sabato 23 aprile nel corso di un itinerario didattico cittadino, curato dall’I.I.S. Arimondi-Eula e dall’Archivio Storico. La Resistenza a Savigliano sarà raccontata attraverso narrazioni storiche e letture.
La partenza è prevista per le ore 8.00 presso il Monumento alla Resistenza di Piazza Nizza. A finire, presso il giardino dell’acquedotto, ci sarà un canto collettivo in collaborazione con il coro ANA “R. Celoria”.
L’itinerario partigiano cittadino è aperto a tutti e ci si potrà unire alla passeggiata in qualunque tappa del percorso.
Giovedì 9 dicembre 2021 alle ore 21.00 presso il Centro Culturale Saviglianese in Piazza Nizza, Savigliano, si terrà l’evento organizzato dall’Archivio Storico Città di Savigliano in collaborazione con il Civico Istituto Musicale “G.B. Fergusio” Cartoline, montagne, musica e confini. Le passioni di un collezionista, in cui verrà presentata la donazione Giuseppe Allocco, voluta da Marisa Chiavazza e dai famigliari di Giuseppe Allocco.
Interverranno Silvia Olivero, direttrice dell’Archivio Storico, Michelangelo Allocco, direttore del C. I. Musicale Fergusio, Andrea Pittavino “Aladar”, gestore del rifugio Pagarì e Paolo Trucco, presidente della Commissione paesaggio del comune di Savigliano.
L’ingresso è libero.
Super green pass obbligatorio.
Per informazioni rivolgersi all’Archivio Storico Città di Savigliano 0172 711240
Il monumento alla Resistenza di Piazza Nizza, la lapide a ricordo degli scioperi alla Snos del marzo del ’43 e i luoghi in cui trovarono la morte due partigiani: saranno 4 le tappe percorse sabato 23 aprile nel corso di un itinerario didattico cittadino, curato dall’I.I.S. Arimondi-Eula e dall’Archivio Storico. La Resistenza a Savigliano sarà raccontata attraverso narrazioni storiche e letture.
La partenza è prevista per le ore 8.00 presso il Monumento alla Resistenza di Piazza Nizza. A finire, presso il giardino dell’acquedotto, ci sarà un canto collettivo in collaborazione con il coro ANA “R. Celoria”.
L’itinerario partigiano cittadino è aperto a tutti e ci si potrà unire alla passeggiata in qualunque tappa del percorso.
Giovedì 9 dicembre 2021 alle ore 21.00 presso il Centro Culturale Saviglianese in Piazza Nizza, Savigliano, si terrà l’evento organizzato dall’Archivio Storico Città di Savigliano in collaborazione con il Civico Istituto Musicale “G.B. Fergusio” Cartoline, montagne, musica e confini. Le passioni di un collezionista, in cui verrà presentata la donazione Giuseppe Allocco, voluta da Marisa Chiavazza e dai famigliari di Giuseppe Allocco.
Interverranno Silvia Olivero, direttrice dell’Archivio Storico, Michelangelo Allocco, direttore del C. I. Musicale Fergusio, Andrea Pittavino “Aladar”, gestore del rifugio Pagarì e Paolo Trucco, presidente della Commissione paesaggio del comune di Savigliano.
L’ingresso è libero.
Super green pass obbligatorio.
Per informazioni rivolgersi all’Archivio Storico Città di Savigliano 0172 711240
Foto di Gruppo che ritrae la Banda di Savigliano diretta dal maestro Francesco Dogliani. Il maestro Dogliani è stato direttore della Banda di Savigliano durante il ventennio fascista, questa foto, quindi, è databile circa tra gli anni ’20 e ’30 del secolo scorso.
Foto di gruppo della banda di Savigliano con i Maestri Petiti ( sesto seduto a partire da sinistra) e Dogliani (settimo seduto a partire da Sinistra) a fine anni ’60 del novecento.
Una passeggiata nella storia: la presenza ebraica a Savigliano
Giornata della memoria 2022: in questo video sul nostro canale YouTube una passeggiata per Savigliano alla scoperta della storia della presenza ebraica a Savigliano, dal tardo medioevo alle persecuzioni della Seconda Guerra Mondiale, realizzata l’anno scorso, in pieno lockdown, dalla direttrice dell’Archivio Storico Comunale. In collegamento gli studenti del Cravetta-Marconi e le prof.sse Cosentino, Catalano, Pistono e Lerda. Per eventuali approfondimenti si consiglia la lettura del saggio “Ebrei a Savigliano. Storia di un’antica presenza”, a cura di Silvia Olivero, pubblicato sul n.97 della rivista “Il presente e la storia” dell’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo.https://www.youtube.com/watch?v=ZuAH0Fv_P88
In questa cartolina di Piazza del Popolo, in basso a destra è raffigurato l’ Omnibus, mezzo di trasporto pubblico nel secolo XIX. Davanti all’Ala si intravedono le strutture dei baracconi dei divertimenti.
Ritratto di Pietro Pagliero. Nato a Savigliano nel 1878, migrò a Londra dopo il diploma in lingue straniere e fece fortuna nella ristorazione, ma non dimenticò mai Savigliano.
La cartolina del 4 ottobre 1903 è a ricordo del 115° Anniversario della seconda incoronazione presieduta dall’Arcivescovo di Torino card. Agostino Richelmy.
Mario Torre è stato un noto personaggio saviglianese. Nacque a Savigliano nell’aprile del 1899. Come “ragazzo del 99” partecipò alla Prima guerra mondiale nel VI Battaglione Alpini “Bassano del Grappa”. Si costruì una casetta sulle rive del Maira ed un’altra sul Mellea, che battezzò “Tenuta San Remo”, luogo di aggregazione per numerosi saviglianesi che volevano gustare le fritture di pesce da lui pescato e cucinato.
Mario Torre morì nel 1984.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 17/11/2021.
La foto ritrae un gruppo di saviglianesi durante la celebrazione del IV Novembre, fu scattata nel 1925 nella Caserma C.C. in via Nicolosino (casa Caspon). Si riconoscono: il commissario prefettizio avv. Costanzo Gazzera, l’assessore anziano Pio, il cav. Vineis, l’avv. Balbiano segretario comunale, il direttore del dazio cav. Delluomodarme, i professori Bàccolo e Lora ed il comandante delle guardie Zanelli.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 3/11/2021.
I saviglianesi nati nel 1874 posano per la foto ricordo nel cortile delle scuole elementari. Si riconosce in seconda fila il futuro cavaliere Giuseppe Capra, amministratore comunale e di Opere Pie, per lungo tempo presidente dell’Istituto “Pro Pueritia”.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 20/10/2021.
La peste a Savigliano nel 1630. Storia di un morbo contagioso
“La peste a Savigliano nel 1630. Storia di un morbo contagioso” è l’episodio che apre la docuserie “Storie nella storia”, creata dalla fondazione Artea. Attraverso immagini e documenti, Silvia Olivero, direttrice dell’Archivio Storico Città di Savigliano racconta di come la Città cercò di far fronte all’emergenza epidemica e quali furono le misure poste in atto. Ci fu anche allora un lockdown? Esistevano gel disinfettanti o vaccini? Quale era la distanza interpersonale da mantenere? E i lazzaretti, di manzoniana memoria, li allestirono anche a Savigliano?
Queste e tante altre curiosità nel video disponibile sul portale della Fondazione Artea al link https://bit.ly/LapesteaSaviglianonel1630 .
Edoardo Bàccolo, ritratto in questa foto, nacque a Voghera nel 1870. Nominato direttore didattico delle Scuole Elementari si trasferì a Savigliano, dove conobbe e sposò la maestra Maria Biga e dalla loro unione venne al mondo Luigi, futuro scrittore, a cui è intitolata la Biblioteca comunale. Morì in Savigliano alla veneranda età di 92 anni.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 22/09/2021.
Luigi Bàccolo nacque a Savigliano il 10 novembre 1913, fu un grande intellettuale anche fuori dai confini saviglianesi. Alla sua morte, avvenuta nel 1992, la moglie Elsa Giordano donò i suoi libri al Comune di Savigliano, che gli intitolò la Biblioteca civica. È tumulato nella tomba di famiglia in Savigliano.
Fonte: rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 31/06/2021.
In questa cartolina del 1905 è raffigurata la Fanfara dei “Lancieri di Milano”. Il Reggimento “Lancieri di Milano” venne istituito con Regio Decreto il 29 agosto 1859 con la denominazione “Cavalleggeri di Milano”. Nei primi anni del Novecento i “Lancieri di Milano” vennero di stanza a Savigliano nella Caserma di Cavalleria (già convento di San Domenico), in alternanza con altri Reggimenti.
Il testo è stato rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 2/06/2021.
In questa foto è ritratto Carlo Levi, famoso autore di “Cristo si è fermato a Eboli”, a Savigliano. Nel 1965 ritornò nella nostra città, dove aveva prestato servizio di Leva presso l’Ospedale militare, per rivedere alcuni luoghi dove aveva vissuto. Ritrovò la casa dove era stato a pensione presso due sorelle che gli avevano messo a disposizione una camera per dipingere. Alcuni suoi quadri riprendono scorci della piana saviglianese.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 24/05/2021.
Foto di Gruppo che ritrae la Banda di Savigliano diretta dal maestro Francesco Dogliani. Il maestro Dogliani è stato direttore della Banda di Savigliano durante il ventennio fascista, questa foto, quindi, è databile circa tra gli anni ’20 e ’30 del secolo scorso.
Foto di gruppo della banda di Savigliano con i Maestri Petiti ( sesto seduto a partire da sinistra) e Dogliani (settimo seduto a partire da Sinistra) a fine anni ’60 del novecento.
Una passeggiata nella storia: la presenza ebraica a Savigliano
Giornata della memoria 2022: in questo video sul nostro canale YouTube una passeggiata per Savigliano alla scoperta della storia della presenza ebraica a Savigliano, dal tardo medioevo alle persecuzioni della Seconda Guerra Mondiale, realizzata l’anno scorso, in pieno lockdown, dalla direttrice dell’Archivio Storico Comunale. In collegamento gli studenti del Cravetta-Marconi e le prof.sse Cosentino, Catalano, Pistono e Lerda. Per eventuali approfondimenti si consiglia la lettura del saggio “Ebrei a Savigliano. Storia di un’antica presenza”, a cura di Silvia Olivero, pubblicato sul n.97 della rivista “Il presente e la storia” dell’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo.https://www.youtube.com/watch?v=ZuAH0Fv_P88
In questa cartolina di Piazza del Popolo, in basso a destra è raffigurato l’ Omnibus, mezzo di trasporto pubblico nel secolo XIX. Davanti all’Ala si intravedono le strutture dei baracconi dei divertimenti.
Ritratto di Pietro Pagliero. Nato a Savigliano nel 1878, migrò a Londra dopo il diploma in lingue straniere e fece fortuna nella ristorazione, ma non dimenticò mai Savigliano.
La cartolina del 4 ottobre 1903 è a ricordo del 115° Anniversario della seconda incoronazione presieduta dall’Arcivescovo di Torino card. Agostino Richelmy.
Mario Torre è stato un noto personaggio saviglianese. Nacque a Savigliano nell’aprile del 1899. Come “ragazzo del 99” partecipò alla Prima guerra mondiale nel VI Battaglione Alpini “Bassano del Grappa”. Si costruì una casetta sulle rive del Maira ed un’altra sul Mellea, che battezzò “Tenuta San Remo”, luogo di aggregazione per numerosi saviglianesi che volevano gustare le fritture di pesce da lui pescato e cucinato.
Mario Torre morì nel 1984.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 17/11/2021.
La foto ritrae un gruppo di saviglianesi durante la celebrazione del IV Novembre, fu scattata nel 1925 nella Caserma C.C. in via Nicolosino (casa Caspon). Si riconoscono: il commissario prefettizio avv. Costanzo Gazzera, l’assessore anziano Pio, il cav. Vineis, l’avv. Balbiano segretario comunale, il direttore del dazio cav. Delluomodarme, i professori Bàccolo e Lora ed il comandante delle guardie Zanelli.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 3/11/2021.
I saviglianesi nati nel 1874 posano per la foto ricordo nel cortile delle scuole elementari. Si riconosce in seconda fila il futuro cavaliere Giuseppe Capra, amministratore comunale e di Opere Pie, per lungo tempo presidente dell’Istituto “Pro Pueritia”.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 20/10/2021.
La peste a Savigliano nel 1630. Storia di un morbo contagioso
“La peste a Savigliano nel 1630. Storia di un morbo contagioso” è l’episodio che apre la docuserie “Storie nella storia”, creata dalla fondazione Artea. Attraverso immagini e documenti, Silvia Olivero, direttrice dell’Archivio Storico Città di Savigliano racconta di come la Città cercò di far fronte all’emergenza epidemica e quali furono le misure poste in atto. Ci fu anche allora un lockdown? Esistevano gel disinfettanti o vaccini? Quale era la distanza interpersonale da mantenere? E i lazzaretti, di manzoniana memoria, li allestirono anche a Savigliano?
Queste e tante altre curiosità nel video disponibile sul portale della Fondazione Artea al link https://bit.ly/LapesteaSaviglianonel1630 .
Edoardo Bàccolo, ritratto in questa foto, nacque a Voghera nel 1870. Nominato direttore didattico delle Scuole Elementari si trasferì a Savigliano, dove conobbe e sposò la maestra Maria Biga e dalla loro unione venne al mondo Luigi, futuro scrittore, a cui è intitolata la Biblioteca comunale. Morì in Savigliano alla veneranda età di 92 anni.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 22/09/2021.
Luigi Bàccolo nacque a Savigliano il 10 novembre 1913, fu un grande intellettuale anche fuori dai confini saviglianesi. Alla sua morte, avvenuta nel 1992, la moglie Elsa Giordano donò i suoi libri al Comune di Savigliano, che gli intitolò la Biblioteca civica. È tumulato nella tomba di famiglia in Savigliano.
Fonte: rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 31/06/2021.
In questa cartolina del 1905 è raffigurata la Fanfara dei “Lancieri di Milano”. Il Reggimento “Lancieri di Milano” venne istituito con Regio Decreto il 29 agosto 1859 con la denominazione “Cavalleggeri di Milano”. Nei primi anni del Novecento i “Lancieri di Milano” vennero di stanza a Savigliano nella Caserma di Cavalleria (già convento di San Domenico), in alternanza con altri Reggimenti.
Il testo è stato rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 2/06/2021.
In questa foto è ritratto Carlo Levi, famoso autore di “Cristo si è fermato a Eboli”, a Savigliano. Nel 1965 ritornò nella nostra città, dove aveva prestato servizio di Leva presso l’Ospedale militare, per rivedere alcuni luoghi dove aveva vissuto. Ritrovò la casa dove era stato a pensione presso due sorelle che gli avevano messo a disposizione una camera per dipingere. Alcuni suoi quadri riprendono scorci della piana saviglianese.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 24/05/2021.
Nel 1948 la banda di Savigliano, diretta dal Maestro Biga, si esibì allo stadio di Torino in occasione della partita Italia Inghilterra del Mondiali. Questa è una foto di gruppo della banda dentro lo stadio.
Foto degli anni trenta del novecento di un gruppo di operaie della società delle artigiane a palazzo Taffini a Savigliano, allora sede delle Rosine, presso le quali si imparava l’arte del cucito.
Foto dei primi anni 50 del novecento che ritrae un gruppo di netturbini saviglianesi della ditta Lazzaroni, in posa con il loro mezzi di lavoro davanti al monumento a Schiaparelli.
Una città e un’emergenza sanitaria: Savigliano e la peste del 1630
Sabato 22 Gennaio 2022, nell’ambito della Festa di San Sebastiano, si terrà presso il teatro Milanollo la conferenza “Una città e un’emergenza sanitaria: Savigliano e la peste del 1630”.
La conferenza, curata dalla direttrice dell’Archivio Storico Comunale Silvia Olivero, sarà dedicata alla ricostruzione di una pagina di storia oggi, purtroppo, ancora attuale: l’epidemia di peste che nel 1630 sconvolse Savigliano e gran parte del nord Italia.
Tramite la documentazione conservata nell’archivio storico comunale, si racconterà di come la comunità saviglianese di allora cercò di fare fronte al morbo contagioso e con quali rimedi si tentò di uscirne, tra lazzaretti, distanziamento sociale, un misterioso olio miracoloso fatto arrivare appositamente da Milano e vari intrugli disinfettanti, di cui, nel corso della serata, saranno forniti gli ingredienti!
La sezione musicale verrà curata dai Treperte Ensemble con il concerto “RetròScena – dietro le quinte della musica!”. A seguire l’Associazione Turistica Pro Loco Savigliano offrirà un rinfresco.
L’appuntamento è alle ore 20.45 presso il Teatro Milanollo di Savigliano.
L’ingresso è libero, concesso ai soli possessori di Green Pass rafforzato, con obbligo di indossare la mascherina FFP2.
UNA CITTA’ SUI BASTIONI. Tre video raccontano la storia di Piazza del Popolo a Savigliano
In data 15 gennaio sarà bandito dall’Associazione CIVITAS, Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Savigliano, in collaborazione con il Comune di Savigliano, il concorso di idee “Piazza del popolo. Immagina Savigliano”. L’ Archivio Storico Città di Savigliano/Centro della Memoria ha realizzato tre video per raccontare la storia della piazza tramite filmati, fotografie d’epoca e documenti d’archivio. Li trovate su www.piazzadelpopolo.net o direttamente sul nostro canale youtube Centro della Memoria/Archivio Storico Savigliano.
L’Archivio Storico augura a tutti voi Buone Feste e un felice anno nuovo!
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/centrodellamemoriasavigliano
Canale YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCZSh-4rZX9zzhUQGrG0MdEA
A tu per tu con i documenti d’archivio!
Sei curioso/a di storia locale e avresti voglia di scartabellare tra la documentazione storica dell’archivio comunale, ma non sai da che parte iniziare?
Nelle prossime settimane saremo noi a proporti letture “archivistiche”, curiose e intriganti.
Dai un’occhiata al “menù” che da stasera pubblicheremo e prenota la tua consultazione (devi venire solo soletto/a e portarti la mascherina). L’ingresso è libero.
NUOVE MODALITA’ OPERATIVE DEL SERVIZIO ARCHIVIO STORICO COMUNALE A PARTIRE DAL 25 MAGGIO 2020
Si avvisano i signori utenti che, a partire da LUNEDI’ 25 MAGGIO 2020 e fino a nuove disposizioni, il servizio Archivio Storico seguirà le seguenti modalità operative:
la sala studio dell’archivio storico resterà chiusa al pubblico e pertanto non sarà possibile la consultazione diretta del materiale archivistico e librario conservato;
la ricerca inventariale da parte degli studiosi potrà avvenire esclusivamente tramite la base dati online presente sul portale dedicato centrodellamemoriasavigliano.it e sulla pagina dedicata all’archivio storico della pagina istituzionale www.comune.savigliano.cn.it;
il personale dell’archivio storico sarà a disposizione degli utenti telefonicamente o tramite email per qualsiasi chiarimento in merito all’utilizzo degli strumenti sopra citati, nonché per eventuali altre informazioni;
nel caso in cui l’utente avesse necessità di consultare singoli documenti specifici e individuabili in tempi brevi, potrà ricevere via email, a discrezione della direzione, copia dei documenti richiesti, tenuto conto dello stato di conservazione del materiale, del regolamento e tariffario vigenti e compatibilmente con le altre esigenze d’ufficio;
l’utente dovrà in tal caso indicare nella mail di richiesta le proprie generalità, il numero della carta d’identità, la segnatura archivistica dei documenti richiesti e infine l’oggetto e le motivazioni della sua ricerca;
la consulenza e l’assistenza allo studioso per le sue ricerche sarà svolta dal personale dell’archivio storico tramite telefono o email, compatibilmente con le altre esigenze d’ufficio;
le ricerche anagrafiche potranno continuare a essere richieste all’ufficio archivio storico tramite email e saranno svolte dal personale, previo pagamento dei costi previsti dal tariffario vigente.
PER INFORMAZIONI, RICHIESTE DOCUMENTI, RICERCHE ANAGRAFICHE
L’Archivio Storico augura a tutti voi Buone Feste e un felice anno nuovo!
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/centrodellamemoriasavigliano
Canale YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCZSh-4rZX9zzhUQGrG0MdEA
A tu per tu con i documenti d’archivio!
Sei curioso/a di storia locale e avresti voglia di scartabellare tra la documentazione storica dell’archivio comunale, ma non sai da che parte iniziare?
Nelle prossime settimane saremo noi a proporti letture “archivistiche”, curiose e intriganti.
Dai un’occhiata al “menù” che da stasera pubblicheremo e prenota la tua consultazione (devi venire solo soletto/a e portarti la mascherina). L’ingresso è libero.
NUOVE MODALITA’ OPERATIVE DEL SERVIZIO ARCHIVIO STORICO COMUNALE A PARTIRE DAL 25 MAGGIO 2020
Si avvisano i signori utenti che, a partire da LUNEDI’ 25 MAGGIO 2020 e fino a nuove disposizioni, il servizio Archivio Storico seguirà le seguenti modalità operative:
la sala studio dell’archivio storico resterà chiusa al pubblico e pertanto non sarà possibile la consultazione diretta del materiale archivistico e librario conservato;
la ricerca inventariale da parte degli studiosi potrà avvenire esclusivamente tramite la base dati online presente sul portale dedicato centrodellamemoriasavigliano.it e sulla pagina dedicata all’archivio storico della pagina istituzionale www.comune.savigliano.cn.it;
il personale dell’archivio storico sarà a disposizione degli utenti telefonicamente o tramite email per qualsiasi chiarimento in merito all’utilizzo degli strumenti sopra citati, nonché per eventuali altre informazioni;
nel caso in cui l’utente avesse necessità di consultare singoli documenti specifici e individuabili in tempi brevi, potrà ricevere via email, a discrezione della direzione, copia dei documenti richiesti, tenuto conto dello stato di conservazione del materiale, del regolamento e tariffario vigenti e compatibilmente con le altre esigenze d’ufficio;
l’utente dovrà in tal caso indicare nella mail di richiesta le proprie generalità, il numero della carta d’identità, la segnatura archivistica dei documenti richiesti e infine l’oggetto e le motivazioni della sua ricerca;
la consulenza e l’assistenza allo studioso per le sue ricerche sarà svolta dal personale dell’archivio storico tramite telefono o email, compatibilmente con le altre esigenze d’ufficio;
le ricerche anagrafiche potranno continuare a essere richieste all’ufficio archivio storico tramite email e saranno svolte dal personale, previo pagamento dei costi previsti dal tariffario vigente.
PER INFORMAZIONI, RICHIESTE DOCUMENTI, RICERCHE ANAGRAFICHE
Conferenza “WANTED” a cura dell’Archivio Storico Comunale
Mercoledì 17 novembre, alle ore 15.30, a Savigliano presso il Centro incontro in Piazza Nizza, nell’ambito dei “Mercoledì dell’UNItre”, si terrà “Wanted”, una conferenza sui banditi e briganti che hanno “animato” la vita saviglianese nei secoli scorsi.
Saranno raccontate le vite avventurose e turbolente del famoso bandito Giacomo Conte, del Re Piccolo e di molti altri, ricostruite grazie alle carte dell’Archivio Storico Comunale.
L’ingresso è libero, con greenpass obbligatorio. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Cultura, 0172 710235.
Festa dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate
Giovedì 4 novembre, alle ore 21, presso il Teatro Milanollo, in occasione della Festa dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, l’Amministrazione Comunale conferirà la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto.
Durante la serata alcuni studenti dell’I.I.S Arimondi – Eula realizzeranno delle letture, tra queste ci saranno alcuni saluti di soldati Saviglianesi dal fronte. Sarà presente anche il complesso bandistico “Città di Savigliano”.
“Che sarà mai per noi il 1821? I moti per la libertà nell’Europa di Santarosa” la mostra sui Moti del 1821 curata dal Professor Gentile dell’Università di Torino, inaugurerà Domenica 24 ottobre presso Palazzo Muratori Cravetta. L’esposizione ricostruisce storicamente quel periodo attraverso immagini, mappe, percorsi sonori e multimediali, con un’attenzione particolare alla figura di Santorre di Santarosa.
Ingresso gratuito. Sabato e domenica h. 10/18.30
Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Cultura di Savigliano. Tel 0172/370736.
Conferenza “WANTED” a cura dell’Archivio Storico Comunale
Mercoledì 17 novembre, alle ore 15.30, a Savigliano presso il Centro incontro in Piazza Nizza, nell’ambito dei “Mercoledì dell’UNItre”, si terrà “Wanted”, una conferenza sui banditi e briganti che hanno “animato” la vita saviglianese nei secoli scorsi.
Saranno raccontate le vite avventurose e turbolente del famoso bandito Giacomo Conte, del Re Piccolo e di molti altri, ricostruite grazie alle carte dell’Archivio Storico Comunale.
L’ingresso è libero, con greenpass obbligatorio. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Cultura, 0172 710235.
Festa dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate
Giovedì 4 novembre, alle ore 21, presso il Teatro Milanollo, in occasione della Festa dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, l’Amministrazione Comunale conferirà la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto.
Durante la serata alcuni studenti dell’I.I.S Arimondi – Eula realizzeranno delle letture, tra queste ci saranno alcuni saluti di soldati Saviglianesi dal fronte. Sarà presente anche il complesso bandistico “Città di Savigliano”.
“Che sarà mai per noi il 1821? I moti per la libertà nell’Europa di Santarosa” la mostra sui Moti del 1821 curata dal Professor Gentile dell’Università di Torino, inaugurerà Domenica 24 ottobre presso Palazzo Muratori Cravetta. L’esposizione ricostruisce storicamente quel periodo attraverso immagini, mappe, percorsi sonori e multimediali, con un’attenzione particolare alla figura di Santorre di Santarosa.
Ingresso gratuito. Sabato e domenica h. 10/18.30
Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Cultura di Savigliano. Tel 0172/370736.
Cartolina che rappresenta l’Ara della vittoria “Virtuti Victoria Sacrum” in primo piano e sullo sfondo lascia intravedere le Scuole Elementari “Santorre di Santa Rosa”.
Le informazioni in parte sono tratte dalla descrizione del post pubblicato dalla pagina Facebook “Savigliano Sparita” , pubblicato in data 14/12/2015.
La cartolina ritrae Piazza Schiaparelli durante gli anni ’80, quando cambiò aspetto e divenne simile a come la conosciamo noi oggi. Si costruirono sul lato ovest, al posto delle strutture del periodo fascista in abbandono da anni, moderni condomini tra i quali i due palazzi di vetro.
Le informazioni in parte sono tratte dalla descrizione del post pubblicato dalla pagina Facebook “Savigliano Sparita” , pubblicato in data 23/01/2021. Nel post è segnalato che la fotografia più in alto è del signor A. Miretti.
La fotografia mostra il Caffè Inglese agli inizi del ‘900. L’elegante bar di proprietà di Bartolomeo Scaraffia si affacciava su Piazza Vittorio Emanuele II, oggi Piazza del Popolo.
Le informazioni in parte sono tratte dalla descrizione del post pubblicato dalla pagina Facebook “Savigliano Sparita” , pubblicato in data 11/03/2021.
La fotografia, del 1962, ritrae il modello di automobile “NSU PRINZ” che veniva realizzato dalla Carrozzeria Scioneri di Savigliano. La Carrozzeria, fondata nel 1943 da Antonio Scioneri, rimase in attività fino alla metà degli anni ’90.
Le informazioni in parte sono tratte dalla descrizione lasciata dal Signor R. Aria che ha condiviso questa immagine sul gruppo Facebook “Savigliano Sparita” , pubblicato in data 23/01/2021.
Corteo di associazioni durante il fascismo: i labari saviglianesi
Il labaro è un vessillo con asta traversa e drappo quadrato, nota insegna costantiniana, ripreso durante il regime fascista per rappresentare le varie associazioni combattentistiche, industriali, commerciali ed artigianali. Nella fotografia del 19 febbraio 1940 nuovi labari delle associazioni locali vengono portati in corteo accompagnati dalle autorità civili e militari verso l’Ara della vittoria per essere benedetti dal cappellano militare.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 13/10/2021.
La cartolina del 1950 presenta quattro vedute della frazione di Savigliano, Suniglia, fotografate da Gino Caccia: in primo piano il castello dei Conti Galateri, la scuola, progettata dell’ingegner Jaffe negli anni ’30 e infine la chiesa, che è l’edificio più antico in cui troviamo un ciclo di affreschi cinquecenteschi, come si evince nell’ultimo riquadro della cartolina.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 6/10/2021.
Questa cartolina è un esempio di pubblicità della fabbrica di armoniche saviglianese di Lorenzo Ariaudo del 1922. La fabbrica aveva sede in piazza Vittorio Emanuele II n. 16.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 29/09/2021.
Cartolina che rappresenta l’Ara della vittoria “Virtuti Victoria Sacrum” in primo piano e sullo sfondo lascia intravedere le Scuole Elementari “Santorre di Santa Rosa”.
Le informazioni in parte sono tratte dalla descrizione del post pubblicato dalla pagina Facebook “Savigliano Sparita” , pubblicato in data 14/12/2015.
La cartolina ritrae Piazza Schiaparelli durante gli anni ’80, quando cambiò aspetto e divenne simile a come la conosciamo noi oggi. Si costruirono sul lato ovest, al posto delle strutture del periodo fascista in abbandono da anni, moderni condomini tra i quali i due palazzi di vetro.
Le informazioni in parte sono tratte dalla descrizione del post pubblicato dalla pagina Facebook “Savigliano Sparita” , pubblicato in data 23/01/2021. Nel post è segnalato che la fotografia più in alto è del signor A. Miretti.
La fotografia mostra il Caffè Inglese agli inizi del ‘900. L’elegante bar di proprietà di Bartolomeo Scaraffia si affacciava su Piazza Vittorio Emanuele II, oggi Piazza del Popolo.
Le informazioni in parte sono tratte dalla descrizione del post pubblicato dalla pagina Facebook “Savigliano Sparita” , pubblicato in data 11/03/2021.
La fotografia, del 1962, ritrae il modello di automobile “NSU PRINZ” che veniva realizzato dalla Carrozzeria Scioneri di Savigliano. La Carrozzeria, fondata nel 1943 da Antonio Scioneri, rimase in attività fino alla metà degli anni ’90.
Le informazioni in parte sono tratte dalla descrizione lasciata dal Signor R. Aria che ha condiviso questa immagine sul gruppo Facebook “Savigliano Sparita” , pubblicato in data 23/01/2021.
Corteo di associazioni durante il fascismo: i labari saviglianesi
Il labaro è un vessillo con asta traversa e drappo quadrato, nota insegna costantiniana, ripreso durante il regime fascista per rappresentare le varie associazioni combattentistiche, industriali, commerciali ed artigianali. Nella fotografia del 19 febbraio 1940 nuovi labari delle associazioni locali vengono portati in corteo accompagnati dalle autorità civili e militari verso l’Ara della vittoria per essere benedetti dal cappellano militare.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 13/10/2021.
La cartolina del 1950 presenta quattro vedute della frazione di Savigliano, Suniglia, fotografate da Gino Caccia: in primo piano il castello dei Conti Galateri, la scuola, progettata dell’ingegner Jaffe negli anni ’30 e infine la chiesa, che è l’edificio più antico in cui troviamo un ciclo di affreschi cinquecenteschi, come si evince nell’ultimo riquadro della cartolina.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 6/10/2021.
Questa cartolina è un esempio di pubblicità della fabbrica di armoniche saviglianese di Lorenzo Ariaudo del 1922. La fabbrica aveva sede in piazza Vittorio Emanuele II n. 16.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 29/09/2021.
In questa cartolina degli inizi del Novecento e rappresentato il ponte sul Macra tra una rigogliosa vegetazione. Per i saviglianesi in tempo di ferie era abitudine riversarsi sulle rive di Macra e Mellea per la balneazione.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 15/09/2021.
La fotografia ricorda il giorno della fondazione del gruppo ANA di Savigliano nel 1931. Nella foto: in primo piano, accanto alla Piccola Italiana, Gaetano Toselli, Comandante la Sezione provinciale ANA; Clotilde Faramia ved. Luciano, madrina del Vessillo; al centro il Capitano Vincenzo Stevano, veterano di guerra per l’Indipendenza d’Italia, Mario Cantoni ed il futuro sindaco Giovanni Marino.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 8/09/2021.
La fotografia ricorda il giorno della fondazione del gruppo ANA di Savigliano nel 1931. Nella foto: in primo piano, accanto alla Piccola Italiana, Gaetano Toselli, Comandante la Sezione provinciale ANA; Clotilde Faramia ved. Luciano, madrina del Vessillo; al centro il Capitano Vincenzo Stevano, veterano di guerra per l’Indipendenza d’Italia, Mario Cantoni ed il futuro sindaco Giovanni Marino.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 8/09/2021.
Il dottor Enrico Silva con un amico sulla spianata di piazza Cavour in posa davanti a una delle scritte inneggianti alla
visita del Duce in Savigliano nel maggio del 1939. La foto risale agli anni ’40 del secolo scorso.
Sagra del Grano: carro allegorico della “cuntrà d’la gabbia”
Il carro della “Cuntrà d’la gabbia” (via Tapparelli). La gabbia è sormontata da un grosso rapace e gremita di partecipanti. In primo piano si riconoscono Luigi Berardo (Vigin), Pino Abà, e Carlo Porrera.
Il testo è stato rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 28/07/2021.
In questa cartolina della Pasqua del 1903 si possono ammirare la chiesa della Pietà con accanto la pasticceria di Ferdinando Bella ed in fronte la sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso e l’albergo d’Italia di Pietro Andreis.
Il testo è stato rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 21/07/2021.
Per ulteriori approfondimenti sulla visita di visita di Benito Mussolini a Savigliano il 20 maggio 1939 vi invitiamo a visitare la pagina, che linkiamo qui, ospitata sul portale del Comune di Savigliano.
In questa cartolina postale, spedita il 30 novembre 1966, si riflette uno spaccato della Savigliano di quegli anni.
Davanti all’Arco capeggia l’Istituto Bancario San Paolo di Torino, trasferitosi qui da Piazza Santarosa negli anni Cinquanta. L’edificio ospitava a inizio secolo il “Caffè del Commercio” di proprietà di Michele Gedda, produttore dell’omonimo “Amaro.” In primo piano, a sinistra l’orefice Alfredo Martorelli su una moto Guzzi.
Piazza Vittorio Emanuele II immortalata il 10 giugno 1940 mentre, attraverso gli altoparlanti collocati nella piazza, veniva diffuso via radio il discorso pronunciato da Mussolini in piazza Venezia a Roma.
In primo piano si notano le Giovani Italiane, i Balilla, gli Avanguardisti con cartelli inneggianti al Duce e le autorità fasciste attorniate dalla folla.
Piazza Vittorio Emanuele II in un giorno di mercato
Di seguito, il testo dell’articolo pubblicato su Il Saviglianese dell’ 11 settembre 2019.
La stessa fotografia, scattata negli anni Trenta del Novecento, che ritrae Piazza Vittorio Emanuele II – oggi Piazza del Popolo – in un giorno di mercato, comparve anche su Il Saviglianese citato nella scheda.
Nella Statistica della Provincia di Saluzzo compilata da Giovanni Eandi nel 1835 si evince che a Savigliano si teneva il mercato di venerdì. Così lo descrive: “Vi si contano ordinariamente 30 banchi di merciaiuoli, negozianti di tele e drappi di fabbricazione indigena esposti anche da alcuni ebrei o da negozianti dei vicini luoghi, 4 o 5 di vermicellai, 10 o 12 banchi di venditori di formaggi, 8 o 10 ortolani di Bra con erbe e ortaggi, 4 banchi di ogni specie di ferro e 2 di chioderia ad uso dell’agricoltura. È immensa la quantità di foglie di gelsi esposta a segno che la piazza ne è talvolta in gran parte ingombrata. Vi si vendono bachi da seta, gelsi, ontani, bossi e piante da frutta dei quali è ricco il territorio saviglianese…”.
Nel corso degli anni si aggiunse quello del martedì.
Ecco come si presentava il mercato nel 1921 in piazza Vittorio Emanuele II. Tra la gente, in primo piano, una signora con in braccio la sua neonata: è Bettina, la futura madre dello scrittore saviglianese Giancarlo Gili, che nel suo libro “Semplicemente Mamma” ne ripercorre la vita.
Nell’agosto del 1938 venne inaugurata la prima Sagra del Grano voluta da Mussolini. A causa della guerra la manifestazione venne sospesa e ripresa poi nel 1952 dal sindaco Marino. L’ultima sagra si tenne nel 1986.
La foto presenta uno scorcio di piazza Vittorio Emanuele II durante la parata militare del Reggimento ”Lancieri Milano” per l’inaugurazione della bandiera. Era il 13 settembre 1903.
Il 13 agosto 1953, durante la tradizionale Sagra, era programmato il ballo dei bambini con costumi a tema. Nella foto, le finaliste sfilavano davanti alla giuria, che assegnava il primo premio al miglior modello. Vinceva la capofila Mimi Monasterolo.
Il 14 agosto 1938 S.M. Vittorio Emanuele III inaugurava la 1ª Sagra del Grano. Il giorno successivo giungeva a Savigliano il Generale Pietro Badoglio per commemorare il nostro concittadino Giuseppe Edoardo Arimondi.
Questo il programma della giornata: ore 8.30 arrivo – ore 9.30 adunata delle Associazioni d’Arma e Reduci Campagna d’Africa alla Casa del Fascio e ricevimento delle autorità e rappresentanti dei convenuti – ore 10.30 omaggio al monumento dei Caduti in guerra, Messa al campo con accompagnamento di masse corali ed orchestrali, benedizione dei vessilli, glorificazione dell’eroico concittadino Generale Giuseppe Arimondi – ore 12 visita Sagra del Grano – ore 12.30 rancio-quota Lire 10 con diritto d’ingresso alla Fiera ed alla Mostra fauna etiopica. Eccolo in fotografia durante la visita alla Sagra in compagnia del podestà Annibale Galateri e del segretario politico Domenico Cantatore.
Fonte: testo dell’articolo pubblicato su Il Saviglianese del 20 maggio 2020
Padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Ingresso ai padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Cartolina spedita a Biella raffigurante piazza Vittorio Emanuele II a Savigliano durante una manifestazione (presente anche ritaglio di una pubblicazione con l’immagine delle esercitazioni dei Vigili del Fuoco Saviglianesi in Piazza del Popolo nel 1932)
Veduta aerea dei padiglioni dei mezzi agricoli di una Sagra del Grano di Savigliano (cartelloni pubblicitari di SIVAM, Costruzioni meccaniche e agricole Pietro Bertoglio e Hanomag)
Stand per la ristorazione all’interno della Sagra del Grano (presenti le pubblicità della dittà Origlia, della Campari, della Coras e degli Arimondini al Rhum della caffetteria-pasticceria Scaraffia)
Cerimonia inaugurale della VI sagra del grano (foto panoramica, in cui si notano le insegne della Lombardini e l’autovettura promozionale della Suistar)
Stand di diverse attività commerciali (fra gli altri aspirapolveri Tornado, Bosio rivenditore di elettrodmestici, gelati Besana) di Savigliano (all’interno dei padiglioni della Sagra del Grano
Autorità in visita alla VII Sagra del Grano presso il Molo di piazza del Popolo. Presenti il consigliere comunale Emilio Sidoli e il preside Antonino Olmo. Riconoscibili le insegne dei seguenti negozi: la cartolibreria della sorella Becchio, la merceria delle sorelle Olivero, emporio di vini e oli del sig. Daniele
Mezzi agricoli in esposizione fra i padiglioni della VII Sagra del Grano. Presenti le pubblicità della Nuffield e della ditta Oberto – Foto Gino (Via Danna, 5 Savigliano)
Mezzi agricoli in esposizione fra i padiglioni della VII Sagra del Grano. Presenti le pubblicità della Nuffield e della ditta Oberto – Foto Gino (Via Danna, 5 Savigliano)
Per ulteriori approfondimenti sulla visita di visita di Benito Mussolini a Savigliano il 20 maggio 1939 vi invitiamo a visitare la pagina, che linkiamo qui, ospitata sul portale del Comune di Savigliano.
In questa cartolina postale, spedita il 30 novembre 1966, si riflette uno spaccato della Savigliano di quegli anni.
Davanti all’Arco capeggia l’Istituto Bancario San Paolo di Torino, trasferitosi qui da Piazza Santarosa negli anni Cinquanta. L’edificio ospitava a inizio secolo il “Caffè del Commercio” di proprietà di Michele Gedda, produttore dell’omonimo “Amaro.” In primo piano, a sinistra l’orefice Alfredo Martorelli su una moto Guzzi.
Piazza Vittorio Emanuele II immortalata il 10 giugno 1940 mentre, attraverso gli altoparlanti collocati nella piazza, veniva diffuso via radio il discorso pronunciato da Mussolini in piazza Venezia a Roma.
In primo piano si notano le Giovani Italiane, i Balilla, gli Avanguardisti con cartelli inneggianti al Duce e le autorità fasciste attorniate dalla folla.
Piazza Vittorio Emanuele II in un giorno di mercato
Di seguito, il testo dell’articolo pubblicato su Il Saviglianese dell’ 11 settembre 2019.
La stessa fotografia, scattata negli anni Trenta del Novecento, che ritrae Piazza Vittorio Emanuele II – oggi Piazza del Popolo – in un giorno di mercato, comparve anche su Il Saviglianese citato nella scheda.
Nella Statistica della Provincia di Saluzzo compilata da Giovanni Eandi nel 1835 si evince che a Savigliano si teneva il mercato di venerdì. Così lo descrive: “Vi si contano ordinariamente 30 banchi di merciaiuoli, negozianti di tele e drappi di fabbricazione indigena esposti anche da alcuni ebrei o da negozianti dei vicini luoghi, 4 o 5 di vermicellai, 10 o 12 banchi di venditori di formaggi, 8 o 10 ortolani di Bra con erbe e ortaggi, 4 banchi di ogni specie di ferro e 2 di chioderia ad uso dell’agricoltura. È immensa la quantità di foglie di gelsi esposta a segno che la piazza ne è talvolta in gran parte ingombrata. Vi si vendono bachi da seta, gelsi, ontani, bossi e piante da frutta dei quali è ricco il territorio saviglianese…”.
Nel corso degli anni si aggiunse quello del martedì.
Ecco come si presentava il mercato nel 1921 in piazza Vittorio Emanuele II. Tra la gente, in primo piano, una signora con in braccio la sua neonata: è Bettina, la futura madre dello scrittore saviglianese Giancarlo Gili, che nel suo libro “Semplicemente Mamma” ne ripercorre la vita.
Nell’agosto del 1938 venne inaugurata la prima Sagra del Grano voluta da Mussolini. A causa della guerra la manifestazione venne sospesa e ripresa poi nel 1952 dal sindaco Marino. L’ultima sagra si tenne nel 1986.
La foto presenta uno scorcio di piazza Vittorio Emanuele II durante la parata militare del Reggimento ”Lancieri Milano” per l’inaugurazione della bandiera. Era il 13 settembre 1903.
Il 13 agosto 1953, durante la tradizionale Sagra, era programmato il ballo dei bambini con costumi a tema. Nella foto, le finaliste sfilavano davanti alla giuria, che assegnava il primo premio al miglior modello. Vinceva la capofila Mimi Monasterolo.
Il 14 agosto 1938 S.M. Vittorio Emanuele III inaugurava la 1ª Sagra del Grano. Il giorno successivo giungeva a Savigliano il Generale Pietro Badoglio per commemorare il nostro concittadino Giuseppe Edoardo Arimondi.
Questo il programma della giornata: ore 8.30 arrivo – ore 9.30 adunata delle Associazioni d’Arma e Reduci Campagna d’Africa alla Casa del Fascio e ricevimento delle autorità e rappresentanti dei convenuti – ore 10.30 omaggio al monumento dei Caduti in guerra, Messa al campo con accompagnamento di masse corali ed orchestrali, benedizione dei vessilli, glorificazione dell’eroico concittadino Generale Giuseppe Arimondi – ore 12 visita Sagra del Grano – ore 12.30 rancio-quota Lire 10 con diritto d’ingresso alla Fiera ed alla Mostra fauna etiopica. Eccolo in fotografia durante la visita alla Sagra in compagnia del podestà Annibale Galateri e del segretario politico Domenico Cantatore.
Fonte: testo dell’articolo pubblicato su Il Saviglianese del 20 maggio 2020
Padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Ingresso ai padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Padiglioni costruiti in Piazza del Popolo in occasione della I Sagra del Grano di Savigliano, inaugurata il 14 agosto 1938 dal re Vittorio Emanuele III e visitato il 21 agosto dal Maresciallo Pietro Badoglio e promossa con l’intento di “valorizzare la produzione del fertilissimo agro saviglianese e far conoscere le possibilità di sviluppo commerciale e industriale della città di Savigliano” (fonte: link)
Cartolina spedita a Biella raffigurante piazza Vittorio Emanuele II a Savigliano durante una manifestazione (presente anche ritaglio di una pubblicazione con l’immagine delle esercitazioni dei Vigili del Fuoco Saviglianesi in Piazza del Popolo nel 1932)
Veduta aerea dei padiglioni dei mezzi agricoli di una Sagra del Grano di Savigliano (cartelloni pubblicitari di SIVAM, Costruzioni meccaniche e agricole Pietro Bertoglio e Hanomag)
Stand per la ristorazione all’interno della Sagra del Grano (presenti le pubblicità della dittà Origlia, della Campari, della Coras e degli Arimondini al Rhum della caffetteria-pasticceria Scaraffia)
Cerimonia inaugurale della VI sagra del grano (foto panoramica, in cui si notano le insegne della Lombardini e l’autovettura promozionale della Suistar)
Stand di diverse attività commerciali (fra gli altri aspirapolveri Tornado, Bosio rivenditore di elettrodmestici, gelati Besana) di Savigliano (all’interno dei padiglioni della Sagra del Grano
Autorità in visita alla VII Sagra del Grano presso il Molo di piazza del Popolo. Presenti il consigliere comunale Emilio Sidoli e il preside Antonino Olmo. Riconoscibili le insegne dei seguenti negozi: la cartolibreria della sorella Becchio, la merceria delle sorelle Olivero, emporio di vini e oli del sig. Daniele
Mezzi agricoli in esposizione fra i padiglioni della VII Sagra del Grano. Presenti le pubblicità della Nuffield e della ditta Oberto – Foto Gino (Via Danna, 5 Savigliano)
Mezzi agricoli in esposizione fra i padiglioni della VII Sagra del Grano. Presenti le pubblicità della Nuffield e della ditta Oberto – Foto Gino (Via Danna, 5 Savigliano)
In questa cartolina del 1933 si nota che l’Ara della Vittoria è priva del monumento ai Caduti. Monumento sarà spostato da piazza Cesare Battisti nel 1934.
La prima Sagra del Grano si tenne dal 14 al 22 agosto 1938 ed ebbe la visita inattesa del Re Vittorio Emanuele III e quella programmata di S.E. il Maresciallo d’Italia Pietro Badoglio. Nella foto si può vedere il passaggio dei trattori e dei carri allegorici in piazza Santa Rosa a chiusura della manifestazione.
Il testo è stato rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 23/06/2021.
La prima Sagra del Grano si tenne dal 14 al 22 agosto 1938 ed ebbe la visita inattesa del Re Vittorio Emanuele III e quella programmata di S.E. il Maresciallo d’Italia Pietro Badoglio. Nella foto si può vedere il passaggio dei trattori e dei carri allegorici in piazza Santa Rosa a chiusura della manifestazione.
Il testo è stato rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 23/06/2021.
Fotografia della squadra dei “Maghi” durante il campionato del 1951-52, che li ha visti vittoriosi. La squadra era composta da soli giocatori saviglianesi: in alto il Commendatore Stefano Allocco, presidente tuttofare, accanto Mazzone, Frossasco, Barale, il dirigente Reposi, Siccardi, Supertino, il massaggiatore Cavallo, Perlo e Giolitti; accovacciati Cassina, Gili, Givo, Quaglia, Lotario e Cappello.
Il testo è stato rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 19/05/2021.
Facciata della chiesa della Confraternita della Misericordia e di San Giovanni Decollato, conosciuta dai saviglianesi come “Crosà Neira”, prima del tentativo di demolizione del 1984.
Ritratto di Filippo Saraceno di Tor di Bormida e Bergolo nacque a Torino nel 1831. Fu un uomo di grande cultura, autore di scritti e saggi storici, diede alle stampe una biografia del cugino Pietro di Santa Rosa. Trascorreva periodi di studio e di riposo nella sua tenuta del “Bosco del Ghè” in San Salvatore, dove morì nel 1893. La sua salma riposa nella cappella di famiglia nel cimitero del piccolo borgo di San Salvatore.
Il testo è rielaborato dalla rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” de “Il Saviglianese”, pubblicato in data 14/04/2021.
La stella della Mole, impronta degli operai della SNOS di Savigliano.
Con l’ausilio di vecchi filmati, fotografie e testimonianze sarà ricostruita la storia di un oggetto misterioso e affascinante, più volte distrutto e ricostruito, la cui ultima “incarnazione” è frutto di una tradizione industriale che ha segnato profondamente la città di Savigliano e che è stata motivo di orgoglio per molte generazioni.
In occasione del primo maggio, si ripropone la lettura del numero del tabloid La Città Ritrovata (uscito in otto numeri nel 2006) dedicato all’agricoltura a Savigliano.
All’interno i seguenti articoli: Se la Città ritrova la campagna (Federico Faloppa) / La vita in campagna negli anni Cinquanta (Giuseppe Trabucco) / Le bucoliche del Morré (Benedetta Botta) / Che giornata! (Giuseppe Perottino) / La Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola (Lorena Ribero) / La Casa Della Beffa (Adelaide Gullino) / Quando a Savigliano si batteva la canapa (Pieraldo Fiorito) /Savigliano e la bachicoltura (redazione) / Dove sono i fontanili? (Giancarlo Gili) / Pan e nus: mangé da spos (Liliana Cimiero); Latte? Andiamo dal distributore (Mario Gianoglio); Trasloco? Fuma San Martin! (Alessandra Giuffra e Giuseppe Perottino); Heidi? Ha 25 anni e vive a Savigliano (Adelaide Gullino) / Le masche e la meliga di San Salvatore (Maria Bossolasco).
PDF SCARICABILE nella sezione download/La Città Ritrovata
#25aprileSavigliano2020
Lettere e diari a portata di clic!
Nel PDF allegato qui sotto sono stati raccolti e organizzati graficamente i 10 post pubblicati sulla nostra pagina Facebook nella giornata del 25 aprile.
Un grande ringraziamento alle famiglie Bertola, Brugiafreddo, Ghione e Tallone per aver voluto lasciare in archivio storico questa importante memoria famigliare.
#25aprileSavigliano2020
Lettere e diari a portata di clic!
Nel PDF allegato qui sotto sono stati raccolti e organizzati graficamente i 10 post pubblicati sulla nostra pagina Facebook nella giornata del 25 aprile 2020.
Un grande ringraziamento va alle famiglie Bertola, Brugiafreddo, Ghione e Tallone per aver espresso il desiderio di lasciare presso l’Archivio Storico di Savigliano questa importante memoria famigliare.
In occasione del primo maggio, si ripropone la lettura del numero del tabloid La Città Ritrovata (uscito in otto numeri nel 2006) dedicato all’agricoltura a Savigliano.
All’interno i seguenti articoli: Se la Città ritrova la campagna (Federico Faloppa) / La vita in campagna negli anni Cinquanta (Giuseppe Trabucco) / Le bucoliche del Morré (Benedetta Botta) / Che giornata! (Giuseppe Perottino) / La Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola (Lorena Ribero) / La Casa Della Beffa (Adelaide Gullino) / Quando a Savigliano si batteva la canapa (Pieraldo Fiorito) /Savigliano e la bachicoltura (redazione) / Dove sono i fontanili? (Giancarlo Gili) / Pan e nus: mangé da spos (Liliana Cimiero); Latte? Andiamo dal distributore (Mario Gianoglio); Trasloco? Fuma San Martin! (Alessandra Giuffra e Giuseppe Perottino); Heidi? Ha 25 anni e vive a Savigliano (Adelaide Gullino) / Le masche e la meliga di San Salvatore (Maria Bossolasco).
PDF SCARICABILE nella sezione download/La Città Ritrovata
#25aprileSavigliano2020
Lettere e diari a portata di clic!
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Un grande ringraziamento alle famiglie Bertola, Brugiafreddo, Ghione e Tallone per aver voluto lasciare in archivio storico questa importante memoria famigliare.
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Nel PDF allegato qui sotto sono stati raccolti e organizzati graficamente i 10 post pubblicati sulla nostra pagina Facebook nella giornata del 25 aprile 2020.
Un grande ringraziamento va alle famiglie Bertola, Brugiafreddo, Ghione e Tallone per aver espresso il desiderio di lasciare presso l’Archivio Storico di Savigliano questa importante memoria famigliare.
Si comunica che in ottemperanza ai provvedimenti contenuti negli ultimi Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, recanti misure per il contrasto e il contenimento del diffondersi del virus COVID_19, l’Archivio Storico/Centro della memoria sarà chiuso fino a nuove disposizioni.
In attesa della riapertura del servizio, si segnala che nella sezione Documenti è a disposizione la banca dati dell’archivio storico comunale con la descrizione inventariale del materiale conservato. Per la cartografia storica, in parte digitalizzata, selezionare Archivio storico comunale/serie Tipi e disegni nel menù a tendina.
Altri materiali (testimonianze di vita saviglianese, racconti e filmati) sono disponibili sul canale YouTube Centro della Memoria Savigliano e sulla pagina Facebook Centro della Memoria – Archivio Storico Savigliano.
Si comunica che in ottemperanza ai provvedimenti contenuti negli ultimi Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, recanti misure per il contrasto e il contenimento del diffondersi del virus COVID_19, l’Archivio Storico/Centro della memoria sarà chiuso fino a nuove disposizioni.
In attesa della riapertura del servizio, si segnala che nella sezione Documenti è a disposizione la banca dati dell’archivio storico comunale con la descrizione inventariale del materiale conservato. Per la cartografia storica, in parte digitalizzata, selezionare Archivio storico comunale/serie Tipi e disegni nel menù a tendina.
Altri materiali (testimonianze di vita saviglianese, racconti e filmati) sono disponibili sul canale YouTube Centro della Memoria Savigliano e sulla pagina Facebook Centro della Memoria – Archivio Storico Savigliano.
LUNEDI’ 27 GENNAIO – Proiezione film per Giornata della Memoria 2020
LUNEDI’ 27 gennaio, alle ore 21, presso l’ex chiesa di S. Agostino, in piazza Arimondi 15, sarà proiettato il film documentario I bambini di rue Saint-Maur 209 di Ruth Zylberman.
Il film è il frutto di un’indagine tesa a ricostruire le storie degli abitanti di un palazzo parigino che ospitava una piccola comunità ebraica durante l’occupazione nazista.
Introduce il film Gigi Garelli, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Cuneo.
L’evento rientra fra le iniziative dell’Assessorato alla Cultura per la Giornata della Memoria e del Ricordo.
Agnese Ghione racconta l’emergenza sigarette di suo padre in un campo di prigionia in Germania, vicino a Norimberga, nello Stalag o Stammlager (campo base) XII D, Trier, situato nei pressi della cittadina di Treviri. Fumare era un antidoto efficace contro i morsi della fame e le sigarette non erano mai abbastanza.
(Dalla raccolta “Memoria Resistente”, testimonianza del 23 aprile 2019 – Il video integrale è conservato presso l’Archivio Storico della Città di Savigliano).
Tutti i diritti sono Riservati. È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente portale, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi, illustrazioni comprese, mediante qualunque piattaforma tecnologica, senza previa autorizzazione scritta del Comune di Savigliano.
Titolo originale: Tre sigarette al giorno… Non tolgono la fame!
Datazione: 1943-2019
Argomento: Lavoro e occupazione; Individuo e società
Un ingegnere ebreo a Savigliano. Vita e opere di Guido Jaffe
GIORNO DELLA MEMORIA 2019
Si chiamava Guido Jaffe, era ebreo e ingegnere del Comune di Savigliano. Le leggi razziali lo costrinsero a lasciare il lavoro e dopo qualche anno a scappare per salvarsi la vita. In occasione del Giorno della memoria, domenica 27 gennaio presso la SALA S. AGOSTINO, Piazza Arimondi 15, alle ore 17, racconteremo la sua storia.
“Un ingegnere ebreo a Savigliano. Vita e opere di Guido Jaffe”, a cura della dott.ssa Silvia Olivero – Centro della memoria – Archivio storico di Savigliano
A seguire, inaugurazione della nuova sala studio della Biblioteca Civica Luigi Boccolo di Savigliano a lui intitolata.
Liesel Gorges scampò alle persecuzioni razziali grazie anche alla protezione degli abitanti di Rittana, nelle nostre montagne. “Liesel. Storia di un esodo sotto una buona stella” di Fabio Gianotti e Sante Altizio, è un documentario unico nel suo genere e ci accompagnerà attraverso quegli stessi luoghi in cui Liesel ha avuto il coraggio di tornare 70 anni dopo.
Non mancate alla proiezione, lunedì 28 gennaio alle ore 21 in Sala S. Agostino, Piazza Arimondi 15 a Savigliano. Presenta Gigi Garelli, direttore Istituto della Resistenza “Dante Livio Bianco” Cuneo.
LUNEDI’ 27 GENNAIO – Proiezione film per Giornata della Memoria 2020
LUNEDI’ 27 gennaio, alle ore 21, presso l’ex chiesa di S. Agostino, in piazza Arimondi 15, sarà proiettato il film documentario I bambini di rue Saint-Maur 209 di Ruth Zylberman.
Il film è il frutto di un’indagine tesa a ricostruire le storie degli abitanti di un palazzo parigino che ospitava una piccola comunità ebraica durante l’occupazione nazista.
Introduce il film Gigi Garelli, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Cuneo.
L’evento rientra fra le iniziative dell’Assessorato alla Cultura per la Giornata della Memoria e del Ricordo.
Agnese Ghione racconta l’emergenza sigarette di suo padre in un campo di prigionia in Germania, vicino a Norimberga, nello Stalag o Stammlager (campo base) XII D, Trier, situato nei pressi della cittadina di Treviri. Fumare era un antidoto efficace contro i morsi della fame e le sigarette non erano mai abbastanza.
(Dalla raccolta “Memoria Resistente”, testimonianza del 23 aprile 2019 – Il video integrale è conservato presso l’Archivio Storico della Città di Savigliano).
Tutti i diritti sono Riservati. È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente portale, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi, illustrazioni comprese, mediante qualunque piattaforma tecnologica, senza previa autorizzazione scritta del Comune di Savigliano.
Titolo originale: Tre sigarette al giorno… Non tolgono la fame!
Datazione: 1943-2019
Argomento: Lavoro e occupazione; Individuo e società
Un ingegnere ebreo a Savigliano. Vita e opere di Guido Jaffe
GIORNO DELLA MEMORIA 2019
Si chiamava Guido Jaffe, era ebreo e ingegnere del Comune di Savigliano. Le leggi razziali lo costrinsero a lasciare il lavoro e dopo qualche anno a scappare per salvarsi la vita. In occasione del Giorno della memoria, domenica 27 gennaio presso la SALA S. AGOSTINO, Piazza Arimondi 15, alle ore 17, racconteremo la sua storia.
“Un ingegnere ebreo a Savigliano. Vita e opere di Guido Jaffe”, a cura della dott.ssa Silvia Olivero – Centro della memoria – Archivio storico di Savigliano
A seguire, inaugurazione della nuova sala studio della Biblioteca Civica Luigi Boccolo di Savigliano a lui intitolata.
Liesel Gorges scampò alle persecuzioni razziali grazie anche alla protezione degli abitanti di Rittana, nelle nostre montagne. “Liesel. Storia di un esodo sotto una buona stella” di Fabio Gianotti e Sante Altizio, è un documentario unico nel suo genere e ci accompagnerà attraverso quegli stessi luoghi in cui Liesel ha avuto il coraggio di tornare 70 anni dopo.
Non mancate alla proiezione, lunedì 28 gennaio alle ore 21 in Sala S. Agostino, Piazza Arimondi 15 a Savigliano. Presenta Gigi Garelli, direttore Istituto della Resistenza “Dante Livio Bianco” Cuneo.
Si avvisano i signori utenti che durante le festività l’Archivio Storico/Centro della Memoria sarà chiuso al pubblico dal pomeriggio del 24 dicembre al 6 gennaio 2020.
Riapertura martedì 7 gennaio con il consueto orario.
Presentazione libro sulla storia del manicomio di Racconigi dalle origini al fascismo
GIOVEDI’ 16 GENNAIO 2020 alle ore 21 presso l’ex chiesa di S. Agostino, in piazza Arimondi 15, si terrà la presentazione del libro di Fabio Milazzo “Una casa di custodia per maniaci pericolosi. Storia del manicomio di Racconigi dalle origini al Fascismo (1871-1930)”. Dialogheranno con l’autore Silvia Olivero, direttrice Archivio Storico/Centro della Memoria Savigliano e Alessandro Vallarino, psichiatra ASL Cn1.
In questa fotografia, attribuibile al 1968-1969, è visibile un tratto di Via Saluzzo, che ospitava sino a pochi anni prima molte attività: un negozio di biciclette, gli idraulici Gobetti, il Ristorante Oriente, gli alimentari Testa e Brunetti cucine.
La descrizione è stata ricavata dai commenti pubblicati, contestualmente all’immagine, sulla pagina Facebook Savigliano sparita, il 6 novembre 2017.
Questa immagine ritrae la vecchia edicola Bruno, sita in Piazza del Popolo, e presumibilmente risale al primo ventennio del Novecento.
Qualcuno riconosce l’uomo che guarda, con le braccia ai fianchi, verso l’obiettivo?
In questa cartolina, spedita il 24 giugno 1942 a Magliano Alpi, è ben visibile una Piazza del Popolo non molto dissimile da quella attuale.
Gli alberi sono ancora giovani perché piantati da pochi anni, a sinistra si intravede una macchina d’epoca, un dehor estivo ed il chiosco dei gelati.
La descrizione è stata ricavata dai commenti pubblicati, contestualmente all’immagine, sulla pagina Facebook Savigliano sparita, il 20 febbraio 2019.
Cartolina spedita a Savigliano il 17 giugno 1940 con destinazione Mortara: il testo è rassicurante -pur in tempi bui-“Tutto bene per ora nulla di nuovo”.La struttura oggi è lo stadio “Ottavio Morino” i cui lavori vengono terminati grazie ai fondi stanziati in occasione di ” Italia 90 “. E’ lo stadio dove giocano gli atleti della Saviglianese Calcio, i “Maghi”.
In questa fotografia, attribuibile al 1968-1969, è visibile un tratto di Via Saluzzo, che ospitava sino a pochi anni prima molte attività: un negozio di biciclette, gli idraulici Gobetti, il Ristorante Oriente, gli alimentari Testa e Brunetti cucine.
La descrizione è stata ricavata dai commenti pubblicati, contestualmente all’immagine, sulla pagina Facebook Savigliano sparita, il 6 novembre 2017.
Questa immagine ritrae la vecchia edicola Bruno, sita in Piazza del Popolo, e presumibilmente risale al primo ventennio del Novecento.
Qualcuno riconosce l’uomo che guarda, con le braccia ai fianchi, verso l’obiettivo?
In questa cartolina, spedita il 24 giugno 1942 a Magliano Alpi, è ben visibile una Piazza del Popolo non molto dissimile da quella attuale.
Gli alberi sono ancora giovani perché piantati da pochi anni, a sinistra si intravede una macchina d’epoca, un dehor estivo ed il chiosco dei gelati.
La descrizione è stata ricavata dai commenti pubblicati, contestualmente all’immagine, sulla pagina Facebook Savigliano sparita, il 20 febbraio 2019.
Cartolina spedita a Savigliano il 17 giugno 1940 con destinazione Mortara: il testo è rassicurante -pur in tempi bui-“Tutto bene per ora nulla di nuovo”.La struttura oggi è lo stadio “Ottavio Morino” i cui lavori vengono terminati grazie ai fondi stanziati in occasione di ” Italia 90 “. E’ lo stadio dove giocano gli atleti della Saviglianese Calcio, i “Maghi”.
Liberty d’Archivio – Esposizione raro manifesto a colori stampato a Torino nel 1899
Domenica 15 dicembre dalle ore 14:30 alle ore 17:30, presso l’Archivio Storico/Centro della Memoria in Piazza Arimondi 15, sarà esposto un raro manifesto a colori appartenente all’Archivio Storico Comunale risalente al 1899 e relativo all’inaugurazione a Torino del monumento a Vittorio Emanuele II.
Il manifesto, di due metri per un metro, realizzato in stile liberty dall’artista torinese Giovanni Battista Carpanetto, fu stampato a Torino dalla litografia Doyen di L. Simondetti.
Ai visitatori sarà data in omaggio una riproduzione della Gazzetta del Popolo di Torino del 10 settembre 1899 contenente un articolo sull’inaugurazione del monumento e una prima pagina interamente dedicata al caso Dreyfus!
Saranno inoltre aperti al pubblico il teatro interattivo del Centro della Memoria e l’allestimento All’inizio della strada, prima sezione del percorso museale diffuso Prima fermata: Savigliano, in rete con le altre due sezioni presso il Museo Ferroviario Piemontese e il sito Alstom.
25 APRILE 2019. Festa della Liberazione: Memoria e Archivi resistenti
Nell’ambito delle iniziative per il 25 Aprile 2019, l’Archivio Storico/ Centro della Memoria Savigliano organizza una due giorni dedicata alla Resistenza saviglianese: nella giornata di martedì 23 aprile sarà possibile videoregistrare ricordi, aneddoti, racconti, esperienze, riflessioni su questa importante pagina di storia (su prenotazione telefonica al numero 0172711240); mercoledì 24 aprile, sempre presso l’Archivio Storico, sarà proposta ai visitatori la consultazione guidata di una selezione di manifesti (tra cui un celebre manifesto di propaganda nazifascista realizzato da Gino Boccasile), documenti, fotografie, manufatti e videointerviste.
Anche nel periodo estivo è possibile visitare autonomamente i due allestimenti ospitati all’interno del Polo Archivistico Saviglianese/Centro della Memoria.
Al piano terra i visitatori troveranno il Centro della Memoria, teatro interattivo sulla Savigliano del Novecento: ventuno racconti sulle feste, la guerra, il lavoro, la vita quotidiana, i protagonisti della memoria cittadina.
Al primo piano li attende Prima fermata: Savigliano, percorso con video e immagini sulla storia della strada ferrata Torino-Savigliano.
Gli orari di apertura del centro sono pubblicati sul sito istituzionale; consigliamo comunque la prenotazione telefonica.
Liberty d’Archivio – Esposizione raro manifesto a colori stampato a Torino nel 1899
Domenica 15 dicembre dalle ore 14:30 alle ore 17:30, presso l’Archivio Storico/Centro della Memoria in Piazza Arimondi 15, sarà esposto un raro manifesto a colori appartenente all’Archivio Storico Comunale risalente al 1899 e relativo all’inaugurazione a Torino del monumento a Vittorio Emanuele II.
Il manifesto, di due metri per un metro, realizzato in stile liberty dall’artista torinese Giovanni Battista Carpanetto, fu stampato a Torino dalla litografia Doyen di L. Simondetti.
Ai visitatori sarà data in omaggio una riproduzione della Gazzetta del Popolo di Torino del 10 settembre 1899 contenente un articolo sull’inaugurazione del monumento e una prima pagina interamente dedicata al caso Dreyfus!
Saranno inoltre aperti al pubblico il teatro interattivo del Centro della Memoria e l’allestimento All’inizio della strada, prima sezione del percorso museale diffuso Prima fermata: Savigliano, in rete con le altre due sezioni presso il Museo Ferroviario Piemontese e il sito Alstom.
25 APRILE 2019. Festa della Liberazione: Memoria e Archivi resistenti
Nell’ambito delle iniziative per il 25 Aprile 2019, l’Archivio Storico/ Centro della Memoria Savigliano organizza una due giorni dedicata alla Resistenza saviglianese: nella giornata di martedì 23 aprile sarà possibile videoregistrare ricordi, aneddoti, racconti, esperienze, riflessioni su questa importante pagina di storia (su prenotazione telefonica al numero 0172711240); mercoledì 24 aprile, sempre presso l’Archivio Storico, sarà proposta ai visitatori la consultazione guidata di una selezione di manifesti (tra cui un celebre manifesto di propaganda nazifascista realizzato da Gino Boccasile), documenti, fotografie, manufatti e videointerviste.
Anche nel periodo estivo è possibile visitare autonomamente i due allestimenti ospitati all’interno del Polo Archivistico Saviglianese/Centro della Memoria.
Al piano terra i visitatori troveranno il Centro della Memoria, teatro interattivo sulla Savigliano del Novecento: ventuno racconti sulle feste, la guerra, il lavoro, la vita quotidiana, i protagonisti della memoria cittadina.
Al primo piano li attende Prima fermata: Savigliano, percorso con video e immagini sulla storia della strada ferrata Torino-Savigliano.
Gli orari di apertura del centro sono pubblicati sul sito istituzionale; consigliamo comunque la prenotazione telefonica.
In occasione della Giornata della Cultura Saviglianese organizzata dalla consulta Cultura del Comune di Savigliano, sarà aperta al pubblico presso il chiostro della sede universitaria saviglianese la mostra EMIGRANTI TRA IMMAGINI E MEMORIA SCRITTA, a cura dell’Archivio Storico Comunale.
L’Archivio storico cittadino propone al pubblico saviglianese un percorso espositivo che racconta storie di emigrazioni attingendo al ricco patrimonio archivistico e bibliografico saviglianese. Dai depositi degli istituti culturali cittadini e dai cassetti e cantine di privati sono emersi articoli di giornali di fine ‘800 con splendide illustrazioni, registri di leva e censimenti in cui l’emigrazione di intere famiglie è scrupolosamente annotata, circolari inviate al comune dal Commissariato per l’emigrazione e infine lettere e cartoline scritte da emigranti ai parenti rimasti a Savigliano, in cui l’emigrante cessa di essere un numero delle statistiche e diventa il protagonista della sua storia.
Tra queste storie di emigranti c’è anche quella di un cittadino illustre costretto ad abbandonare la patria, Santorre di Santa Rosa. Negli archivi saviglianesi lo ritroviamo nella duplice veste di sindaco cittadino e in quella più intima di padre di famiglia che l’esilio tiene lontano dai suoi affetti più cari.
SABATO 1 GIUGNO, in occasione della Giornata della Cultura Saviglianese organizzata dalla consulta Cultura del Comune di Savigliano, sarà aperta al pubblico presso il chiostro della sede universitaria saviglianese la mostra EMIGRANTI TRA IMMAGINI E MEMORIA SCRITTA, a cura dell’Archivio Storico Comunale.
L’Archivio storico cittadino propone al pubblico saviglianese un percorso espositivo che racconta storie di emigrazioni attingendo al ricco patrimonio archivistico e bibliografico saviglianese. Dai depositi degli istituti culturali cittadini e dai cassetti e cantine di privati sono emersi articoli di giornali di fine ‘800 con splendide illustrazioni, registri di leva e censimenti in cui l’emigrazione di intere famiglie è scrupolosamente annotata, circolari inviate al comune dal Commissariato per l’emigrazione e infine lettere e cartoline scritte da emigranti ai parenti rimasti a Savigliano, in cui l’emigrante cessa di essere un numero delle statistiche e diventa il protagonista della sua storia.
Tra queste storie di emigranti c’è anche quella di un cittadino illustre costretto ad abbandonare la patria, Santorre di Santa Rosa. Negli archivi saviglianesi lo ritroviamo nella duplice veste di sindaco cittadino e in quella più intima di padre di famiglia che l’esilio tiene lontano dai suoi affetti più cari.
Nel 1642 le monache di S.Monica acquistano otto case che formano l’isolato a ventaglio ed altre nella zone medioevale e nel successivo isolato condinante con S.Domenico; si stanziano nei primi due isolati aprendo porte e costruendo un cavalcavia provvisorio di comunicazione. Fabbrica, inoltre, un refettorio con materiali dell’antico monastero demolito. (C.Turletti – vol. 2 – pagg. 420-421)
“Nel 1857, soppressi gli ordini monastici, le Agostiniane abbandonano il convento. Verranno qui insediati i Cacciatori delle Alpi e successivamente diverrà Ospedale Militare”.(C.Tutrletti – vol. 2 – pag. 425)
Dopo la sua chiusura nel 1974 ed anni di abbandono, il nosocomio viene ristrutturato e destinato ad accogliere la Facoltà di Scienze dell’Informazione dell’ateneo torinese.
In occasione della Giornata della Cultura Saviglianese organizzata dalla consulta Cultura del Comune di Savigliano, sarà aperta al pubblico presso il chiostro della sede universitaria saviglianese la mostra EMIGRANTI TRA IMMAGINI E MEMORIA SCRITTA, a cura dell’Archivio Storico Comunale.
L’Archivio storico cittadino propone al pubblico saviglianese un percorso espositivo che racconta storie di emigrazioni attingendo al ricco patrimonio archivistico e bibliografico saviglianese. Dai depositi degli istituti culturali cittadini e dai cassetti e cantine di privati sono emersi articoli di giornali di fine ‘800 con splendide illustrazioni, registri di leva e censimenti in cui l’emigrazione di intere famiglie è scrupolosamente annotata, circolari inviate al comune dal Commissariato per l’emigrazione e infine lettere e cartoline scritte da emigranti ai parenti rimasti a Savigliano, in cui l’emigrante cessa di essere un numero delle statistiche e diventa il protagonista della sua storia.
Tra queste storie di emigranti c’è anche quella di un cittadino illustre costretto ad abbandonare la patria, Santorre di Santa Rosa. Negli archivi saviglianesi lo ritroviamo nella duplice veste di sindaco cittadino e in quella più intima di padre di famiglia che l’esilio tiene lontano dai suoi affetti più cari.
SABATO 1 GIUGNO, in occasione della Giornata della Cultura Saviglianese organizzata dalla consulta Cultura del Comune di Savigliano, sarà aperta al pubblico presso il chiostro della sede universitaria saviglianese la mostra EMIGRANTI TRA IMMAGINI E MEMORIA SCRITTA, a cura dell’Archivio Storico Comunale.
L’Archivio storico cittadino propone al pubblico saviglianese un percorso espositivo che racconta storie di emigrazioni attingendo al ricco patrimonio archivistico e bibliografico saviglianese. Dai depositi degli istituti culturali cittadini e dai cassetti e cantine di privati sono emersi articoli di giornali di fine ‘800 con splendide illustrazioni, registri di leva e censimenti in cui l’emigrazione di intere famiglie è scrupolosamente annotata, circolari inviate al comune dal Commissariato per l’emigrazione e infine lettere e cartoline scritte da emigranti ai parenti rimasti a Savigliano, in cui l’emigrante cessa di essere un numero delle statistiche e diventa il protagonista della sua storia.
Tra queste storie di emigranti c’è anche quella di un cittadino illustre costretto ad abbandonare la patria, Santorre di Santa Rosa. Negli archivi saviglianesi lo ritroviamo nella duplice veste di sindaco cittadino e in quella più intima di padre di famiglia che l’esilio tiene lontano dai suoi affetti più cari.
Nel 1642 le monache di S.Monica acquistano otto case che formano l’isolato a ventaglio ed altre nella zone medioevale e nel successivo isolato condinante con S.Domenico; si stanziano nei primi due isolati aprendo porte e costruendo un cavalcavia provvisorio di comunicazione. Fabbrica, inoltre, un refettorio con materiali dell’antico monastero demolito. (C.Turletti – vol. 2 – pagg. 420-421)
“Nel 1857, soppressi gli ordini monastici, le Agostiniane abbandonano il convento. Verranno qui insediati i Cacciatori delle Alpi e successivamente diverrà Ospedale Militare”.(C.Tutrletti – vol. 2 – pag. 425)
Dopo la sua chiusura nel 1974 ed anni di abbandono, il nosocomio viene ristrutturato e destinato ad accogliere la Facoltà di Scienze dell’Informazione dell’ateneo torinese.
Premio di Studio “Città di Savigliano – A.Olmo” edizione 2017
Vi ricordiamo il concorso Premio di Studio “Città di Savigliano – A. Olmo” – edizione 2017.
Se avete curato nell’ultimo biennio, individualmente o in equipe, uno studio (tesi di laurea, audiovisivo, pubblicazione, ricerca, opera teatrale, ecc.) su Savigliano e il suo territorio, potrete presentare i vostri elaborati entro le ore 12.00 di GIOVEDÌ’ 27 SETTEMBRE 2018.
Per maggiori informazioni vi invitiamo a vedere l’allegato e a consultare il sito del Comune di Savigliano.
Premio di Studio “Città di Savigliano – A.Olmo” edizione 2017
È stato bandito il concorso Premio di Studio “Città di Savigliano – A. Olmo” – edizione 2017.
Se avete curato nell’ultimo biennio, individualmente o in equipe, uno studio (tesi di laurea, audiovisivo, pubblicazione, ricerca, opera teatrale, ecc.) su Savigliano e il suo territorio, potrete presentare i vostri elaborati entro le ore 12.00 di GIOVEDÌ’ 27 SETTEMBRE 2018.
Per maggiori informazioni vi invitiamo a vedere l’allegato e a consultare il sito del Comune di Savigliano.
Premio di Studio “Città di Savigliano – A.Olmo” edizione 2017
Vi ricordiamo il concorso Premio di Studio “Città di Savigliano – A. Olmo” – edizione 2017.
Se avete curato nell’ultimo biennio, individualmente o in equipe, uno studio (tesi di laurea, audiovisivo, pubblicazione, ricerca, opera teatrale, ecc.) su Savigliano e il suo territorio, potrete presentare i vostri elaborati entro le ore 12.00 di GIOVEDÌ’ 27 SETTEMBRE 2018.
Per maggiori informazioni vi invitiamo a vedere l’allegato e a consultare il sito del Comune di Savigliano.
Premio di Studio “Città di Savigliano – A.Olmo” edizione 2017
È stato bandito il concorso Premio di Studio “Città di Savigliano – A. Olmo” – edizione 2017.
Se avete curato nell’ultimo biennio, individualmente o in equipe, uno studio (tesi di laurea, audiovisivo, pubblicazione, ricerca, opera teatrale, ecc.) su Savigliano e il suo territorio, potrete presentare i vostri elaborati entro le ore 12.00 di GIOVEDÌ’ 27 SETTEMBRE 2018.
Per maggiori informazioni vi invitiamo a vedere l’allegato e a consultare il sito del Comune di Savigliano.
Notizia di un ufficio postale a Savigliano probabilmente in piazza Molineri nel Palazzo Calabiana, già sede della Pretura e degli uffici tributari, compare in un’opera del Casalis datata 1833. Anche Eandi, nella Statistica della Provincia di Saluzzo del 1835, riporta che a Savigliano funzionava l’ufficio postale.
Il corriere che da Torino andava a Nizza attraversava a cavallo la nostra provincia e consegnava le lettere nei giorni di domenica, martedì e giovedì. Alla sera degli stessi giorni si poteva inviare la corrispondenza .
Nel tempo, l’ufficio postale subirà diversi spostamenti: in piazza Santarosa nel palazzo della contessa Galateri Sartirana, in piazza Cavour nel ventennio fascista; nel Palazzo comunale in via Ferreri negli anni Cinquanta, in corso Roma negli anni Sessanta.
Attualmente si trova in piazza Schiaparelli, dove avevano sede il peso pubblico ed i bagni comunali.
Il 16 marzo 1853, mentre era in corsa il processo di unificazione nazionale, il nostro concittadino Monsignor Nazari di Calabiana, Vescovo di Casale Monferrato, accompagnato dal Capitolo di S. Andrea e dalle Autorità civili e militari aspettava l’arrivo del treno che avrebbe inaugurato la nuova tratta ferroviaria Torino-Savigliano. Dal convoglio scesero il Re Vittorio Emanuele II e i Principi Umberto ed Amedeo.
Dopo i discorsi di rito, Monsignor Nazari di Calabiana benedì i locali della Stazione e la locomotiva, battezzata “Savigliano”.
La cartolina del 6 luglio 1943 presenta l’ingresso della Stazione sotto la grande tettoia, a fianco il dehor del bar-ristorante ed in primo piano uno spaccato dei giardini sul largo della piazza.
La cartolina, dell’ottobre 1911, ricorda la partenza di numerosi soldati di Leva ed alcuni volontari che vennero accompagnati alla stazione dalla cittadinanza con in testa la banda.
Il 16 marzo 1853, mentre era in corsa il processo di unificazione nazionale, il nostro concittadino Monsignor Nazari di Calabiana, Vescovo di Casale Monferrato, accompagnato dal Capitolo di S. Andrea e dalle Autorità civili e militari aspettava l’arrivo del treno che avrebbe inaugurato la nuova tratta ferroviaria Torino-Savigliano. Dal convoglio scesero il Re Vittorio Emanuele II e i Principi Umberto ed Amedeo.
Dopo i discorsi di rito, Monsignor Nazari di Calabiana benedì i locali della Stazione e la locomotiva, battezzata “Savigliano”.
La cartolina del 6 luglio 1943 presenta l’ingresso della Stazione sotto la grande tettoia, a fianco il dehor del bar-ristorante ed in primo piano uno spaccato dei giardini sul largo della piazza.
La cartolina, dell’ottobre 1911, ricorda la partenza di numerosi soldati di Leva ed alcuni volontari che vennero accompagnati alla stazione dalla cittadinanza con in testa la banda.
25 Aprile Ricordata la figura di Giovanni Alessio, trucidato nel 1944. Italiani che lottano per la democrazia
Nell’articolo di Simona Trabucco, dedicato alle celebrazioni per la Festa della Liberazione, viene menzionata la presentazione del libro “L’angolo buio” di Marco Ruzzi a cura del Centro della Memoria.
“Carte, scartoffie e vecchi fogli”. Direttrice dell’Archivio al convegno
Il Saviglianese dedica un articolo al convegno “Carte, scartoffie e vecchi fogli:un patrimonio da riconoscere e valorizzare” che si terrà, a Dronero, Venerdì 4 maggio presso il “Centro europeo Giovanni Giolitti per lo studio dello Stato”. Tra i relatori ci sarà anche Silvia Olivero, la direttrice dell’Archivio storico di Savigliano.
25 Aprile Ricordata la figura di Giovanni Alessio, trucidato nel 1944. Italiani che lottano per la democrazia
Nell’articolo di Simona Trabucco, dedicato alle celebrazioni per la Festa della Liberazione, viene menzionata la presentazione del libro “L’angolo buio” di Marco Ruzzi a cura del Centro della Memoria.
“Carte, scartoffie e vecchi fogli”. Direttrice dell’Archivio al convegno
Il Saviglianese dedica un articolo al convegno “Carte, scartoffie e vecchi fogli:un patrimonio da riconoscere e valorizzare” che si terrà, a Dronero, Venerdì 4 maggio presso il “Centro europeo Giovanni Giolitti per lo studio dello Stato”. Tra i relatori ci sarà anche Silvia Olivero, la direttrice dell’Archivio storico di Savigliano.
Serata ludica con il prototipo del gioco in scatola Prima Fermata: Savigliano
Giovedì 12 aprile, dalle 21.00 alle 23.00 presso il Centro della memoria – Polo archivistico saviglianese, si potrà testare il prototipo del gioco in scatola Prima fermata: Savigliano, ambientato sulla Torino-Savigliano nella seconda metà dell’Ottocento e ideato dall’Archivio Storico Comunale.
Edificata nel 1692, la chiesa di San Filippo dei Padri dell’Oratorio fu sottoposta ad alterne vicende storiche. Chiusa nel 1855 in seguito alla Legge Siccardi, tutti i suoi beni vennero messi all’asta ed il monumentale altare maggiore posto nel Santuario di Cussanio. Per lungo tempo fu adibita a magazzino comunale. In occasione dell’inaugurazione del monumento al Generale Arimondi, alla presenza di Umberto I, in quei locali venne allestito un banchetto con 300 invitati. Riaperta al culto nel 1901, grazie al Canonico Allasia, fu punto di riferimento per la gioventù studiosa saviglianese e dimora a Santuario della Vergine del Rosario Patrona Principale di Savigliano.
La cartolina del 1939 presenta l’interno della chiesa.
All’inizio dell’anno esplose in Cina una rivolta antioccidentale organizzata dalla setta xenofoba dei Boxer. Le potenze occidentali, per tutelare i propri interessi politico-economici, inviarono forti contingenti militari prendendo a pretesto alcuni gravi episodi come l’uccisione di stranieri, le fucilazioni in massa di cinesi convertiti al Cristianesimo e l’assedio alle ambasciate a Pechino.
Il 29 luglio l’anarchico Gaetano Bresci assassinò Umberto I.
La Domenica del Corriere del 28 ottobre dedicò la sua copertina al concittadino Giovanni Schiaparelli, che dopo quarant’anni lascio l’incarico di direttore dell’Osservatorio di Brera a Milano.
A Savigliano era sindaco il dottor Giovanni Baralis. Il Saviglianese riportò notizia della riapertura al culto della chiesa di San Filippo; sulla facciata della sua casa natale venne posta una lapide in ricordo del deputato Stefano Lausetti.
Ecco in fotografia la leva di quell’anno.
Questa cartolina del 26 luglio 1929 presenta il tratto di strada che da Pietro Santarosa porta alla parrocchia di S. Andrea.
A sinistra, in primo piano, la casa della famiglia Marcarino, poi quella dai piccoli portici, dove le sorelle Calligaris tenevano a pensione studenti ed impiegati. A destra, parte dei palazzi Villa e Santarosa fatti erigere dalla principessa Isabella di Savoia. In primo piano, la casa natale del poeta Meo Capra, abbattuta negli anni Sessanta del secolo scorso. In posa alcuni ragazzi all’imbocco di via Pietro Santarosa: via che portava ai “giardini di foss” delle sorelle Giraudo, dove i saviglianesi si recavano ad acquistare fiori e verdure.
Processione in via Sant’Andrea in transito davanti a palazzo Santa Rosa. Riconoscibili una delle patronesse (Teresa Monasterolo) e alcuni prelati (don Francone, priore di San Pietro, e il pievano don Marengo)
All’inizio dell’anno esplose in Cina una rivolta antioccidentale organizzata dalla setta xenofoba dei Boxer. Le potenze occidentali, per tutelare i propri interessi politico-economici, inviarono forti contingenti militari prendendo a pretesto alcuni gravi episodi come l’uccisione di stranieri, le fucilazioni in massa di cinesi convertiti al Cristianesimo e l’assedio alle ambasciate a Pechino.
Il 29 luglio l’anarchico Gaetano Bresci assassinò Umberto I.
La Domenica del Corriere del 28 ottobre dedicò la sua copertina al concittadino Giovanni Schiaparelli, che dopo quarant’anni lascio l’incarico di direttore dell’Osservatorio di Brera a Milano.
A Savigliano era sindaco il dottor Giovanni Baralis. Il Saviglianese riportò notizia della riapertura al culto della chiesa di San Filippo; sulla facciata della sua casa natale venne posta una lapide in ricordo del deputato Stefano Lausetti.
Ecco in fotografia la leva di quell’anno.
Questa cartolina del 26 luglio 1929 presenta il tratto di strada che da Pietro Santarosa porta alla parrocchia di S. Andrea.
A sinistra, in primo piano, la casa della famiglia Marcarino, poi quella dai piccoli portici, dove le sorelle Calligaris tenevano a pensione studenti ed impiegati. A destra, parte dei palazzi Villa e Santarosa fatti erigere dalla principessa Isabella di Savoia. In primo piano, la casa natale del poeta Meo Capra, abbattuta negli anni Sessanta del secolo scorso. In posa alcuni ragazzi all’imbocco di via Pietro Santarosa: via che portava ai “giardini di foss” delle sorelle Giraudo, dove i saviglianesi si recavano ad acquistare fiori e verdure.
Processione in via Sant’Andrea in transito davanti a palazzo Santa Rosa. Riconoscibili una delle patronesse (Teresa Monasterolo) e alcuni prelati (don Francone, priore di San Pietro, e il pievano don Marengo)
Palazzo Muratori Cravetta sorge lungo “Contrada Jerusalem” un tempo nota come la Contrada dipinta, per le numerose facciate affrescate, che facevano da sfondo alle processioni tra la Collegiata di S. Andrea e la Chiesa di San Domenico.
La trasformazione dell’edificio nella forma attuale fu intrapresa nel 1593 da Giovanni Francesco I Cravetta, primo Presidente del Senato ducale, e conclusa dal nipote Giovanni Francesco II.
La cartolina riproduce l’interno del palazzo nel 1932.
La foto ritrae la figlioletta del Direttore della Cassa di Risparmio Decimo Gullino, mentre declama la poesia rivolta alle sue altezze Umberto e Maria José nel giardino di palazzo Cravetta il 21 settembre 1930.
Antico Palazzo dei Conti di Cravetta di Villanovetta
Facciata interna del palazzo progettettato dall’architetteto Ercole Negri di San Front, appartenuto alle famiglie dei Tapparelli e dei Muratori e in cui morìil 26 luglio del 1630 il Duca Carlo Emanuele I di Savoia
Palazzo Muratori Cravetta sorge lungo “Contrada Jerusalem” un tempo nota come la Contrada dipinta, per le numerose facciate affrescate, che facevano da sfondo alle processioni tra la Collegiata di S. Andrea e la Chiesa di San Domenico.
La trasformazione dell’edificio nella forma attuale fu intrapresa nel 1593 da Giovanni Francesco I Cravetta, primo Presidente del Senato ducale, e conclusa dal nipote Giovanni Francesco II.
La cartolina riproduce l’interno del palazzo nel 1932.
La foto ritrae la figlioletta del Direttore della Cassa di Risparmio Decimo Gullino, mentre declama la poesia rivolta alle sue altezze Umberto e Maria José nel giardino di palazzo Cravetta il 21 settembre 1930.
Antico Palazzo dei Conti di Cravetta di Villanovetta
Facciata interna del palazzo progettettato dall’architetteto Ercole Negri di San Front, appartenuto alle famiglie dei Tapparelli e dei Muratori e in cui morìil 26 luglio del 1630 il Duca Carlo Emanuele I di Savoia
“Il Saviglianese” del 1° maggio 1947 riporta la cronaca del 1° Convegno ciclomicromotoristico di Savigliano: “In piazza stazione si sono radunati 720 partecipanti a questo convegno, che per diverse ragioni essenzialmente tecniche non ha potuto avere lo sviluppo che si attendeva. La Coppa Città di Savigliano è stata assegnata al signor Bianco di Torino, che su Sirio OMB ha compiuto il percorso in modo brillantissimo per velocità e regolarità”. Nella fotografia del 1°maggio, in corso Roma sfila il gruppo vincitore.
Statua del Cristo Risorto in processione in Corso Roma in occasione della Tradizionale Processione di Pasqua organizzata dall’Arciconfraternita della Pietà – Foto Gino (Via Danna, 5 Savigliano)
Sfilata di protesta in corso Roma degli operatori del settore primario, sotto lo slogan “forse domani utili torneremo, noi che del petrolio ne abbiamo sempre fatto a meno” nel periodo della crisi petrolifera
“Il Saviglianese” del 1° maggio 1947 riporta la cronaca del 1° Convegno ciclomicromotoristico di Savigliano: “In piazza stazione si sono radunati 720 partecipanti a questo convegno, che per diverse ragioni essenzialmente tecniche non ha potuto avere lo sviluppo che si attendeva. La Coppa Città di Savigliano è stata assegnata al signor Bianco di Torino, che su Sirio OMB ha compiuto il percorso in modo brillantissimo per velocità e regolarità”. Nella fotografia del 1°maggio, in corso Roma sfila il gruppo vincitore.
Statua del Cristo Risorto in processione in Corso Roma in occasione della Tradizionale Processione di Pasqua organizzata dall’Arciconfraternita della Pietà – Foto Gino (Via Danna, 5 Savigliano)
Sfilata di protesta in corso Roma degli operatori del settore primario, sotto lo slogan “forse domani utili torneremo, noi che del petrolio ne abbiamo sempre fatto a meno” nel periodo della crisi petrolifera
“A sei chilometri circa dalla città di Savigliano, e a un chilometro al di là dell’antica Villa di Solere (Soleriae o Soleria), trovasi la bella chiesa parrocchiale dedicata alla SS. Salvatore, la quale novera sott’essa 1550 anime. Giace essa sulla sponda sinistra del Maira, nel centro di estesa e ferace pianura. La chiesa è provveduta di sacre