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Di questa festa non sono state reperite al momento informazioni certe. Si ritiene che si tenesse, data la presenza in un’altra foto di una barca, lungo il fiume Maira. E’ presumibile che la festa si sia svolta solo fino al primo dopoguerra.
In un articolo apparso nella rubrica “Scorci e personaggi ‘dla veja Savian” su Il Saviglianese del 29 maggio 2019, si racconta che alcuni operai delle Officine Savigliano reduci dalla prima guerra mondiale, per festeggiare il carnevale, costruirono una grossa barca battezzandola “Pentegana” a ricordo dei grossi ratti (pantegane) che scorrazzavano nelle trincee. Lunga circa cinque metri, con una sola vela latina, poggiava su quattro ruote ed era trainata da quattro cavalli che i signori Gallo, commercianti equini in via Torino, mettevano a disposizione. Dal loro cortile partiva la sfilata e la barca carica di musicanti attraversava tutta la città tra una folla festosa, concludendo il percorso nei boschetti di San Ciriaco, lungo il Maira. Qui si consumava la “merenda sinoira” tra canti e balli. Questa è la canzone che accompagnava i festeggiamenti: “O dì beati del carlevè, almeno un meis duvrij duré. E su sta barca ancaminà che soma se un po’ a dureissa chi sa andova androma…”.
La foto è datata, secondo l’articolista, 1924.


Datazione: 1920 - 1930
Archivio privato Marino Mondino
Argomento: Individuo e società