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Corso Vittorio Veneto verrà realizzato nei primi anni del Novecento su un vecchio progetto dell’ingeniere Clodoveo Cordoni, intitolato al concittadino Giovanni Schiaparelli. Solo dopo la Prima Guerra mondiale verrà ribattezzata Vittorio Veneto. Sul lato destro si possono ricordare il garage Pisani, villa Demonte, l’antico cimitero (veranno successivamente edificate sul quel terreno le case dei Maestri), l’ONMI, la caserma dei Carabinieri e la fabbrica Faramia. Sul lato sinistro invece la CREA, Villa Noemi e l'”Industria dello straccio” dei fratelli Biglia.


Datazione: 1939
Archivio privato Marino Mondino; pubblicato da Il Saviglianese in data 01/02/2017
Argomento: ambiente fisico e infrastrutture