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Di seguito, il testo dell’articolo pubblicato su Il Saviglianese del 25 settembre 2019.

Nel lontano gennaio del 1908, sotto l’amministrazione del sindaco Melchiorre Pio, il Comune decise di mettere all’asta i cinque caselli daziari situati in vari punti della città: il primo casotto a Porta Torino in regione Cardonetto, il secondo a Porta Alba in regione San Lazzaro, il terzo a Porta Villafalletto in regione Coloira, il quarto a Porta Cuneo sempre in regione Coloira ed infine quello di Porta Saluzzo in regione Vernea. Quest’ultimo, raffigurato nella cartolina qui riprodotta datata 15 marzo 1933, se lo aggiudicò il signor Luigi Carosio al prezzo di 920 lire. Di questi cinque caselli ne è rimasto integro solo uno, quello di Porta Alba sulla strada per Marene, mentre quello di Porta Cuneo è conglobato in un fabbricato nei pressi della Gran Baita. I due caselli di Porta Torino e di Porta Villafalletto rimasero invenduti per mancanza di offerte.


Titolo originale: I caselli daziari
Datazione: 1933
Archivio Privato-Mondino; pubblicato da Il Saviglianese in data 25/09/2019
Argomento: Ambiente fisico e infrastrutture