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Di seguito, il testo dell’articolo pubblicato su Il Saviglianese del 24 luglio 2019.

Nacque a Savigliano il 14 marzo 1835 da Antonino e Caterina Schiaparelli, cugini di terzo grado, dai quali imparò presto a leggere e scrivere. Completati gli studi liceali, s’iscrisse alla facoltà d’ingegneria all’Università di Torino conseguendo a soli 19 anni la laurea in ingegneria idraulica. Scriveva e parlava in diverse lingue. A Savigliano frequentò il canonico Paolo Dovo con il quale coltivò e condivise la passione per l’astronomia. Insegnò matematica nelle scuole ginnasiali di Porta Nuova in Torino. Su segnalazione del conte Luigi Menabrea fu inviato a Berlino presso il celebre astronomo Zöllner e due anni dopo a Pulkova. Tornò in patria e assunse la carica di direttore dell’osservatorio astronomico di Brera in Milano, dove rimase per 40 anni: il suo nome è legato a scoperte ed a importanti studi planetari. Socio di 48 Accademie nazionali ed estere, senatore del Regno, concluse la sua vita terrena in Milano il 4 luglio 1910.
La cartolina, dove, per un errore tipografico, Schiaparelli compare scritto “Schiapparelli”, venne emessa in occasione dell’inaugurazione del monumento a lui dedicato.


Titolo originale: Cartolina ricordo di Giovanni Schiaparelli
Datazione: 1925
Archivio Privato-Mondino; pubblicato da Il Saviglianese in data 24/07/2019
Argomento: Individuo e società