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Quando negli anni Cinquanta del secolo scorso chiusero i battenti i due caffé principali, il Bocca e l’Inglese, la clientela prese come punto di riferimento il centralissimo Caffé Roma, anticamente albergo “Del Gallo”, gestito dal signor Dino Rosso. I locali erano così suddivisi: entrando a destra del bar c’era la sala delle carte, dove i tarocchisti la facevan da padroni; qui venne fondato il primo Circolo del bridge ed a seconda della moda venivano adottati nuovi giochi, come whist, peppa, canasta, pinnacola, monta e cala, mitigati, batu ed altri. Da questa sala si accedeva al cortile con pergolato, che in estate veniva sfruttato per il gioco. Sul lato sinistro del bar, c’era invece la saletta della televisione, luogo d’incontro dei “vecchi” saviglianesi che, capitanati da Mario Cantoni, ricordavano i tempi passati. Al primo piano si trovava la sala del biliardo.
All’esterno il dehor, come si vede in questa cartolina del 1955.

Fonte: testo dell’articolo pubblicato su Il Saviglianese del 30 ottobre 2019.


Titolo originale: Il Bar Roma
Datazione: 1955
Archivio Privato-Mondino; pubblicato da Il Saviglianese in data 30/10/2019
Argomento: Ambiente fisico ed infrastrutture